Bari, Ortopedia d'eccellenza: l'ospedale "Di Venere" primo in Italia per interventi rapidi

Bari, Ortopedia d'eccellenza: l'ospedale "Di Venere" primo in Italia per interventi rapidi
di Enrico FILOTICO
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Lunedì 20 Dicembre 2021, 05:00

Il bilancio del 2021 restituisce a Bari un sistema sanitario che appare all’altezza del momento storico. L’ultimo bilancio positivo arrivato in ordine di tempo è quello legato alle performance dell’ortopedia in città, risultata efficiente nell’intervento al collo del femore. I reparti della Asl Bari sono tutti attestati ben oltre lo standard del 70 per cento di interventi di frattura del collo del femore eseguiti entro i due giorni. 
A primeggiare è il “Di Venere”, poi spicca l’Ortopedia e Traumatologia dell’Ospedale della Murgia di Altamura che, con un ottimo 93,2% e 125 interventi all’attivo è secondo assoluto in Puglia. In netta crescita anche l’efficienza delle Ortopedie di Molfetta con l’81,16% e Monopoli con l’81,13. Tutti numeri in crescita rispetto agli stessi dati del 2019, l’analisi è stata pubblicata a dicembre 2021 con riferimento al lavoro svolto nel 2020. Buoni risultati riesce ad ottenere, infine, l’Ortopedia del San Paolo di Bari col 77,39% nonostante la “frenata” imposta dalla riconversione in Ospedale Covid nell’ultima parte del 2020. I dati arrivano direttamente dal Programma Nazionale Esiti del 2021, relativo ai risultati del 2020, dell’Agenas, che valuta l’efficacia nella pratica clinica ed organizzativa, l’equità e la sicurezza delle cure di circa 700 strutture ortopediche e traumatologiche in tutta Italia.

L'elogio di Emiliano: "Un ottimo risultato"

Sul successo dell’ospedale Di Venere è intervenuto anche il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, spesso al centro delle critiche per la gestione del sistema sanitario. «Voglio esprimere un grande ringraziamento al Dottor Enzo Caiaffa, primario reparto ortopedia dell’ospedale Di Venere di Bari e a tutta la sua equipe – scrive Emiliano sulla sua pagina Facebook -. L’ospedale con cut-off maggiore di 150 casi/anno è al primo posto in Italia». L’ex sindaco di Bari pone l’attenzione sulla qualità della struttura in generale, «È un risultato di tutto l’ospedale nel suo insieme, che mostra l’efficienza dei reparti e dei servizi. Voglio sottolineare che questo target è stato raggiunto durante la pandemia, a dimostrazione della professionalità degli operatori che anche sotto stress hanno risposto con efficacia e determinazione», conclude il governatore.
Effettivamente il reparto di ortopedia del Di Venere, guidato dal dottor Vincenzo Caiaffa ha ottenuto un risultato eccezionale.

Caiaffa, già presidente degli Ortopedici traumatologi ospedalieri d’Italia, ha portato il suo reparto a realizzare 97,6% delle operazioni al collo del femore entro i due giorni successivi all’incidente. In questi anni l’ospedale ha potuto di certo contare su una forte collaborazione da parte di tutta la rete, sia pur ridimensionato al 77% il reparto ha potuto continuare a lavorare lontano dal problema Covid. Grazie alla collaborazione che le ortopedie di altri ospedali hanno potuto offrire. Il merito del reparto premiato è stato quello di rispondere in maniera estremamente positiva ad uno dei parametri più rappresentativi del Pne in considerazione della complessità organizzativa che comportano.

 

Altamura, Monopoli e Molfetta: premiati anche gli altri ospedali

 

Però non solo Di Venere, la crescita in termini di prestazioni c’è stata in moltissimi ospedali della rete nella città metropolitana. Infatti nell’ospedale della Murgia si è cresciuti di più di 10 punti percentuali, stesso aumento a Molfetta mentre Monopoli è aumentato del 13%. Lieve il miglioramento del San Paolo, solo un +1% per i motivi noti. Il Di Venere, con un totale di 250 nel 2020, è anche secondo in Puglia per numero di operazioni effettuate, dopo il Policlinico Riuniti di Foggia, e primo assoluto tra gli ospedali a gestione diretta. La bontà dei numeri pugliesi lo si evince dal dato nazionale, la media in tutto il paese si attesta attorno al 64,58%. Il record invece degli ultimi cinque anni risale al 2019, anno in cui il 66,89% degli interventi veniva realizzato entro i due giorni successivi. Numeri sempre più bassi di quelli della città metropolitana di Bari. 

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