Blue whale: 17enne salvato sui binari
Tagli sul corpo: aperta un'inchiesta

Blue whale: 17enne salvato sui binari Tagli sul corpo: aperta un'inchiesta
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Venerdì 2 Giugno 2017, 18:24 - Ultimo aggiornamento: 18:28
Apparentemente è un caso di Blue whale, tagli sanguinanti sul corpo di un 17enne seguiti dalla volontà di farla finita sotto un treno, anche se il ragazzo lo ha subito negato. Quel che è certo è che la Procura di Trani ha aperto un'indagine per istigazione al suicidio. Alcuni giorni fa il giovane era andato al cinema per vedere un film horror e, confidandosi con la madre, in ospedale, ha poi detto che passeggiava lungo quella strada ferrata sin dalle 4 del mattino, proprio l'orario simbolo della “balena blu”. La storia arriva da Molfetta, in provincia di Bari, e riguarda un 17enne salvato dai Carabinieri lungo i binari, pronto a lanciarsi all'arrivo del treno.
Quando i militari lo hanno fermato, dopo una segnalazione giunta al 112 intorno alle 6 del mattino, hanno notato numerosi tagli su braccia, mani e fronte. La telefonata anonima parlava di un giovane salito sul cavalcavia della ferrovia, a qualche centinaio di metri dalla stazione di Molfetta. Dopo essersi sporto, raccontava sempre l'uomo, ha visto il giovane scendere ed incamminarsi lungo la strada ferrata e infine sedersi sui binari, quasi in uno stato di incoscienza. Quando la pattuglia è arrivata sul posto il ragazzo era ancora lì. Immediata la richiesta di interrompere la circolazione dei treni in quel tratto, ma un convoglio stava già sopraggiungendo. A quel punto i Carabinieri hanno scavalcato la recinzione e afferrato il ragazzo per un braccio allontanandolo dai binari. Su braccia, mani e fronte i militari hanno subito notato evidenti tagli orizzontali, verticali e circolari, da cui usciva ancora sangue vivo. Tracce di chiaro autolesionismo che hanno insospettito gli investigatori. Eppure il giovane, all'improvviso, senza che nessuno vi facesse esplicito riferimento, ha detto ai Carabinieri che non si trattava di Blue whale. Per i militari una confessione, un grido d'aiuto. Sul posto si sono recati i genitori e il ragazzo è stato condotto al Policlinico di Bari per le cure. Su disposizione della Procura di Trani sono stati sequestrati tutti i dispositivi elettronici per verificare la sussistenza di eventuali elementi utili per ricondurre l'accaduto al terribile 'giocò online e alle sue 50 regole che porterebbero alla morte. Sulla vicenda ha aperto un fascicolo anche la Procura per i Minorenni di Bari. «Apparentemente sembrerebbe un caso di Blue whale e nel nostro distretto (che va dalla provincia di Bari a quella di Foggia, ndr), sarebbe il primo - ha detto il procuratore minorile Ferruccio De Salvatore - ma cercheremo di capire nei prossimi giorni a cosa può ricondursi questo comportamento, quali siano causa e origine del malessere di questo ragazzo». Il procuratore ha spiegato che «l'attività investigativa si coordinerà con la Procura ordinaria, ma trattandosi di un problema che ha carattere nazionale, vedremo anche nelle altre città quanti casi si sono verificati e con quali modalità e cercheremo di valutare». «È necessario capire in che termini il fenomeno si sta diffondendo, - ha detto ancora De Salvatore - se si tratta cioè di condotte di tipo imitativo, dovute a curiosità, oppure riportabili a vere e proprie associazioni che operano in internet».
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