Moda e intelligenza artificiale per la sostenibilità: ecco il progetto Mermec-Temera

La nuova soluzione si occuperà proprio del riciclo creativo

Moda e intelligenza artificiale per la sostenibilità: ecco il progetto Mermec-Temera
Moda e intelligenza artificiale per la sostenibilità: ​ecco il progetto Mermec-Temera
3 Minuti di Lettura
Giovedì 4 Maggio 2023, 07:02 - Ultimo aggiornamento: 12:03

Automatizzare parte del processo di riciclo creativo degli oggetti, utilizzando un sistema di identificazione multi-modale che prevede l'uso integrato delle tecnologie Rfid (Radio frequency identification) e di una visione artificiale che assicura il riconoscimento di ogni oggetto in qualsiasi casistica. È l'obiettivo del progetto t!Upcycling, primo step della collaborazione avviata fra Temera, leader nelle soluzioni tecnologiche web 3.0 per aziende con un'attenzione particolare per l'intelligenza artificiale, e Mermec Engineering, società del gruppo Mermec di Monopoli (Bari) specializzata nello sviluppo di alta tecnologia per i settori ferroviario, aerospaziale, aviazione e meccatronica digitale.

La nuova soluzione si occuperà proprio del riciclo creativo, ovvero quel processo di trasformazione di prodotti invenduti e materiali di scarto o indesiderati in nuovi articoli di qualità superiore, nell'ottica della sostenibilità.

Come funziona

A oggi, spiegano le aziende in una nota, i brand in grado di fare upcycling del loro prodotto sono una minoranza e gli operatori specializzati nel riconoscimento dei prodotti da riciclare devono ricorrere a classificazioni «visive» dei prodotti, procedendo all'identificazione di un oggetto alla volta.

La nuova tecnologia permette invece di automatizzare il processo attraverso una telecamera in ambiente a luce controllata e un lettore Rfid che rileva e riconosce nello Stock keeping unit (Sku, il codice univoco che le aziende utilizzano per tracciare gli inventari, riferiti ai principali dettagli di prodotto come il modello, la tipologia, la taglia, il colore) l'oggetto da riciclare, fornendo agli operatori specializzati le corrette informazioni per lo smaltimento e il disassemblaggio del prodotto specifico e la re-immissione nella filiera produttiva dei materiali utili.

Funziona così: attraverso una telecamera in ambiente a luce controllata e un lettore Rfid, t!Upcycling rileverà e riconoscerà nello Stock Keeping Unit (SKU - codice univoco che le aziende utilizzano per tracciare gli inventari, riferiti ai principali dettagli di prodotto come il modello, la tipologia, la taglia, il colore) l’item da riciclare, fornendo agli operatori specializzati le corrette informazioni per lo smaltimento e il disassemblaggio del prodotto specifico e la re-immissione nella filiera produttiva dei materiali utili. 

«L'obiettivo - dice Francesco Pieri, Ceo di Temera - è aiutare i brand a certificare i prodotti che riciclano - trasformandoli - e allo stesso tempo automatizzare il processo di riconoscimento tramite visori, usando le risorse di AI, bypassando l'attuale riconoscimento manuale dei prodotti da smaltire. Siamo specializzati nel mondo luxury e fashion, intendiamo quindi rivolgerci al nostro mercato di riferimento, le aziende di moda»

Il progetto pilota

Il progetto pilota è stato realizzato su borse e scarpe, in futuro sarà applicato anche ad altre classi merceologiche. 

«Siamo estremamente soddisfatti di questa partnership – commenta Niccolò Chierroni, Ceo di Mermec Engineering – poiché le nostre competenze, sviluppate e affinate in settori strategici e safety-critical, nazionali e internazionali, possono finalmente essere messe a disposizione di un’azienda d’eccellenza come Temera. Questo è solo l'inizio di un percorso congiunto che ha l'obiettivo di contribuire alla promozione di un'economia circolare e sostenibile attraverso l’applicazione di nostre soluzioni proprietarie di Intelligenza Artificiale e Computer Vision nel settore della moda e del lusso, con lo scopo di generare subito benefici tangibili per i clienti finali e per l’ambiente tutto».

© RIPRODUZIONE RISERVATA