Il ministero taglia i fondi: bimbi senza campo estivo

Il ministero taglia i fondi: bimbi senza campo estivo
di Elga MONTANI
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Mercoledì 25 Maggio 2022, 08:04 - Ultimo aggiornamento: 11:03

La scuola sta per finire e sono tanti i genitori di Bari che si stanno guardando intorno in cerca di una soluzione per l'estate. Di posti dove mandare i ragazzi a fare attività ce ne sono molti, ma quasi tutti hanno costi abbastanza elevati. Le uniche opzioni disponibili, per chi non ha una possibilità economica elevata, restano le parrocchie e gli oratori. Come il Redentore al Libertà, da sempre baluardo di legalità e luogo di socializzazione per i ragazzi del quartiere. Ogni anno la loro estate ragazzi ha permesso a molte famiglie di non avere problemi, e ai ragazzi di vivere un'estate fatta di gioco, sport, attività, socializzazione. Quest'anno, però, qualcosa è cambiato. A causa di mancanza di persone che possano seguire i ragazzi e anche di fondi che dal ministero non sono arrivati, l'organizzazione sarà differente e sono diversi i genitori ad aver storto il naso.

Attività a singhiozzo

Infatti, nel mese estivo che va dalla settimana successiva alla chiusura delle scuole alla fine di luglio, la maggior parte delle attività si svolgerà di pomeriggio, mentre al mattino si è optato per lasciare aperto l'oratorio per chiunque ne abbia bisogno, con personale apposito che si occuperà di gestire i bambini presenti. Questa nuova organizzazione non piace ai genitori, soprattutto a quelli che lavorano, costretti a trovare una soluzione alternativa. Ciò che le famiglie apprezzavano dell'Estate Ragazzi era soprattutto la possibilità di far svolgere anche ai bimbi delle elementari, la mattina, diverse attività anche sportive.

Sapere di poterli solo lasciare in oratorio sembra proprio non piacere.

Dall'oratorio fanno sapere che la scelta di gestire le attività in questo modo è stata una scelta obbligata. La mattina non ci sono abbastanza ragazzi disponibili a fare da animatori, chi per lavoro, chi per altri motivi personali. Inoltre, quest'anno non sono arrivati, come detto precedentemente, fondi da parte del ministero per le Pari Opportunità e la Famiglia per i centri estivi. Da Roma sembra che non si sia presa in considerazione questa necessità per le famiglie, o comunque non ancora.

Il Comune prova a mettere una pezza

Il Comune di Bari, nella persona dell'assessore Paola Romano, sta cercando di capire come poter fare, e in che modo si possa eventualmente sollecitare in tal senso. Negli anni scorsi, in questo periodo, tali fondi erano già stati stanziati, e distribuiti ai comuni, i quali poi avevano provveduto ad erogarli alle diverse realtà sul territorio. Durante la pandemia, probabilmente, i fondi erano stati stanziati per aiutare i ragazzi chiusi in casa per molto tempo, mentre quest'anno, con la situazione quasi tornata alla normalità, si è optato per spostare i soldi disponibili verso altre realtà.

«Abbiamo optato per il pomeriggio perché sono molte le richieste per quella fascia di età, per la quale non ci sono molte altre alternative sottolinea don Giuseppe - abbiamo anche tante attività per le elementari, comunque. La mattina daremo la possibilità alle famiglie di venire, non ci saranno però le attività strutturate che ci saranno il pomeriggio». Va sottolineato che il campo estivo dei Salesiani è offerto quasi a titolo gratuito, dato che ha un costo di soli 5 euro a settimana, ed è completamente gratuito per chi ha un Isee al di sotto dei 20mila euro. Al punto che alcuni genitori si sono anche offerti di pagare una cifra più alta pur di far andare i loro figli in oratorio, anche di mattina, con le attività a disposizione dei bimbi. Non resta che aspettare qualche giorno, e vedere se il ministro Bonetti decida diversamente, e ripensi alla possibilità di dare fondi ai campi estivi, anche in questo anno in cui il Covid sembra un brutto ricordo.

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