Mercato immobiliare, incrementi record e affitto choc. Ecco quanto costa affittare una casa

Mercato immobiliare, incrementi record e affitto choc. Ecco quanto costa affittare una casa
di Daniela UVA
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Martedì 15 Novembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:25

Cercando online un alloggio a Bari ci si imbatte in annunci che dimostrano come, negli ultimi due anni, i prezzi medi per l'affitto delle stanze siano cresciuti in modo esponenziale.

Una stanza normalmente destinata ai turisti, e “riconvertita” come alloggio temporaneo per giovani lavoratori durante i mesi invernali, in un quartiere come Carbonara può costare da 370 a 500 euro, seconda che le utenze siano o meno inserite nel contratto. Mentre a pochi passi dal Campus, per un monolocale di appena venti metri quadri, la richiesta è di 350 euro. Che però non includono il costo del condominio e quello delle bollette. Sempre vicino al Politecnico una stanza singola per una sola persona, con il bagno a uso esclusivo, di euro ne costa 400. In una casa destinata a ospitare in totale quattro persone.

Gli aumenti post-covid

Il mercato immobiliare è una giungla nella quale districarsi è complicatissimo.

Soluzioni abitative che prima del Covid richiedevano un esborso medio di 180 euro al mese, sono schizzati a oltre 300. Con punte di 500. Una situazione inedita in una città che, fino a due anni fa, vantava un mercato immobiliare abbastanza abbordabile. La situazione non cambia quando la ricerca si focalizza su interi appartamenti. A Picone ci sono bilocali - nuovi, arredati e con terrazzo - in locazione a 1.200 euro al mese. Mentre piccoli appartamenti con due stanze vuote possono costare fino a 750 euro al mese, condominio e utenze escluse. Non va molto meglio quando ci si sposta a Japigia visto che qui un bilocale al primo piano e senza ascensore viene proposto a 650 euro, con il condominio da corrispondere a parte. Insomma, per chi decida di trasferirsi in città per studio o per lavoro, o per chi semplicemente voglia una soluzione abitativa da non acquistare, occorre mettere in conto aumenti che oscillano fra il quattro e il 15 per cento rispetto a due anni fa. Secondo gli ultimi dati resi noti dal portale Immobiliare.it, sono stati proprio gli affitti a segnare la crescita più sensibile. A ottobre di quest’anno per gli immobili residenziali in locazione sono stati infatti richiesti in media 9,60 euro al mese per metro quadro, con un aumento del 7,38 per cento rispetto allo stesso mese del 2021, quando erano sufficienti 8,94 euro mensili al metro quadro. Negli ultimi due anni, il prezzo medio all’interno del Comune di Bari ha raggiunto il suo massimo proprio a ottobre, mentre il mese durante il quale era stato richiesto il prezzo più basso è stato dicembre 2020. I quartieri più esposti a questo fenomeno sono Libertà, Carrassi e San Pasquale.

Compravendite e inflazione

L’inflazione nel settore immobiliare si fa invece sentire meno nel caso delle compravendite. Sempre a ottobre per gli immobili residenziali in vendita sono stati infatti richiesti mediamente 1.880 euro al metro quadro, con un aumento del 0,97 per cento rispetto allo scorso anno (1.862 euro al metro quadro). La situazione è molto difficile anche per gli studenti fuori sede o per i lavoratori interessati a una stanza singola. Sempre secondo Immobiliare.it la disponibilità di questo tipo di alloggi, a settembre di quest’anno, risultava inferiore del 23 per cento, mentre la domanda è cresciuta del 78 per cento. Complice la fine della pandemia, che ha costretto moltissime persone a tornare a studiare o a lavorare in presenza. Così oggi per una stanza singola bisogna spendere mediamente 300 euro al mese, quando invece due anni fa ne bastavano 180. In questo caso l’aumento medio riscontrato oscilla fra il quattro e il cinque per cento negli ultimi due anni. Con i quartieri Libertà e San Pasquale in cima alla classifica dei più onerosi.

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