Mercato di Santa Chiara, l'annuncio di Decaro: «Contro la crisi parcheggi per i clienti»

Mercato di Santa Chiara, l'annuncio di Decaro: «Contro la crisi parcheggi per i clienti»
di Elga MONTANI
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Martedì 30 Agosto 2022, 07:02 - Ultimo aggiornamento: 14:31

Parcheggi a pagamento e area di sosta dedicata al mercato di Bari. Passa da queste prime due azioni il rilancio del mercato Santa Chiara a Japigia, aperto da meno di un anno, e già in “crisi”. Delle problematiche che affliggono la struttura si è parlato in un incontro tenutosi a Palazzo di Città tra il sindaco Antonio Decaro, l’assessore allo Sviluppo Economico, Carla Palone, e una delegazione formata dai rappresentanti del comitato Mercato Santa Chiara, dal rappresentante degli ambulanti concessionari di posteggio nell’area pubblica esterna al mercato e dal coordinatore delle attività sindacali, il presidente CasAmbulanti-UniPuglia Savino Montaruli. 

Gli ambulanti: «Da Decaro la promessa di nuovi parcheggi»

«L’incontro era stato programmato – spiega quest’ultimo - per discutere e trovare soluzioni alle problematiche che stanno portando quel mercato a un progressivo calo di appeal, con conseguente malcontento sia degli operatori concessionari di posteggio all’interno del mercato sia degli operatori concessionari di posteggio all’esterno del mercato, oltre che dei consumatori».  «Quel mercato – aggiunge Montaruli -, fino a quando si svolgeva all’esterno, era uno dei più attrattivi di Bari. In meno di un anno, c’è stato un crescente deflusso di clientela, che ha comportato un venir meno di risorse importanti, oltre ad un aumento dei costi di gestione e di locazione dei box». Tra le maggiori problematiche, lamentate fin dal primo giorno sia dagli operatori che dai clienti, c’è la mancanza di parcheggio, dovuta anche al fatto che gli spazi disponibili come parcheggio all’esterno sono liberi, per cui la quasi totalità viene occupata, quotidianamente, da coloro che esercitano le loro attività e professioni in quell’area. Tali aree di sosta restano quindi occupate per tutta la giornata da professionisti e da operai che lavorano in zona. 
Per ovviare a tale problematica, si è pensato di rendere le aree a parcheggio libero delle aree a pagamento, anche se con un pedaggio ridotto paria 50 centesimi l’ora. «Stando a quanto detto – sottolinea Montaruli – tale novità dovrebbe partire addirittura nell’arco di una decina di giorni.

In questo modo sarà garantito uno scambio frequente di posteggi». L’altra soluzione che si è ipotizzata va a coinvolgere anche i pochi operatori che ancora oggi occupano l’area esterna. L’idea è spostare tali operatori negli altri mercati giornalieri di Bari, utilizzando gli spazi esterni da loro occupati per adibirli a parcheggio dedicato al mercato di Santa Chiara. L’incontro è stato anche l’occasione per presentare al sindaco Decaro, in qualità di presidente Anci, le problematiche che i commercianti stanno avendo a causa dell’aumento indiscriminato delle bollette. «Il sindaco ha manifestato anche la difficoltà dell’ente pubblico di fronte a questi aumenti – spiega il presidente CasAmbulanti-UniPuglia – in quanto vanno ad incidere moltissimo sui bilanci comunali. Antonio Decaro, nella sua qualità di presidente nazionale Anci, ha preso l’impegno di farsi portavoce di questo enorme stato di tensione sociale, che noi abbiamo rappresentato portando anche a testimonianza bollette quadruplicate nell’arco di un anno». 

Commercianti in crisi tra debiti e bollette

Un problema che rischia di creare grossi problemi al commercio, come analizzato sulle nostre pagine nei giorni scorsi e che «sta praticamente erodendo completamente quella parte che era la “risorsa economica” che restava dell’impresa agli imprenditori, che oggi invece si trovano a gestire soltanto situazioni debitorie, destinando il proprio guadagno, di fatto, al pagamento dell’aumento delle bollette», conclude Montaruli. Il problema delle bollette rischia, soprattutto nei prossimi mesi, di diventare sempre più pericoloso, considerando che sono molti i commercianti a temere chiusure, senza considerare che dove non arriva lo Stato spesso finisce per arrivare la criminalità organizzata, come spesso sottolineato anche dal rapporto semestrale della Dia.
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