Maxi frode sul Bonus facciate: nei guai un imprenditore edile pugliese. Sequestro da 20 milioni di euro

La Guardia di Finanza ha sequestrato in maniera preventiva e d'urgenza, beni e crediti per un valore di circa 20 milioni di euro

Maxi frode sul bonus facciate: nei guai un imprenditore di Castellana Grotte, in provincia di Bari
Maxi frode sul bonus facciate: nei guai un imprenditore di Castellana Grotte, in provincia di Bari
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Martedì 30 Maggio 2023, 12:31 - Ultimo aggiornamento: 15:10

Fatture false e operazioni inesistenti, oltre a indebita compensazione e autoriciclaggio. Nel mirino per la presunta frode sull'utilizzo del bonus facciate Michele Angelo Bianco, 56enne di Putignano, in provincia di Bari e Attilio Muraro, di 74 anni, residente a Garda, nel Veronese, oltre a due società venete, la Nordest edilità srl e la Fronda Immobiliare srl e una romana. La Guardia di Finanza ha sequestrato in maniera preventiva e d'urgenza, beni e crediti per un valore di circa 20 milioni di euro. Questo, secondo i militari, sarebbe il profitto della maxi frode. 

La dinamica dei fatti

Dalle indagini è emersa l'esistenza di un circuito capeggiato dall'imprenditore pugliese, rappresentante legale di due società venete operanti nel settore edile.

Una delle due avrebbe ancora dei crediti di imposta inesistenti pari a oltre 11 milioni di euro. Le imprese venete avrebbero ceduto crediti d'imposta fittizi per circa 1,8 milioni di euro a una società romana che opera nel settore dell'energia elettrica. 

I primi sospetti 

I sospetti della guardia di finanza sono partiti dai controlli sugli immobili oggetto di interventi edilizi, che non esistevano realmente, oltre alla scarsa capacità di reddito di chi finanziava i lavori inesistenti con crediti d'imposta, la mancaa di una struttura ideonea organizzativa e finanziaria delle società venete. 

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