«Marito e moglie al lavoro nello stesso ambulatorio». Scontro sindacati-Asl

«Marito e moglie al lavoro nello stesso ambulatorio». Scontro sindacati-Asl
di Elga MONTANI
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Martedì 23 Agosto 2022, 21:53 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 07:30

Trasferimenti «anomali» di personale, con coinugi che si ritroverebbero a lavorare nello stesso reparto o ambulatorio: è l’accusa nei confronti dell’Asl Bari che muovono i sindacati della Funzione pubblica di Cgil, Cisl, Uil e Fials di Bari. Le stesse sigle sindacali, nei giorni scorsi, hanno inviato una nota al direttore generale della Asl Bari, al prefetto e al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, con la quale chiedono «la revoca ad horas delle disposizioni afferenti all’affidamento di incarichi e trasferimento del personale in violazione della normativa sul conflitto di interesse e del Ccnl, nonché del regolamento aziendale sulla mobilità».

Per i sindacati violate le norme sull'anticorruzione

Il motivo del contendere sarebbe, in particolare, un episodio riguardante «il trasferimento di un lavoratore», un infermiere «di categoria Ds presso il Distretto socio sanitario 10 dove è già in servizio il proprio coniuge».

Nella diffida, i sindacati scrivono: «Si arriva a violare le norme sulla trasparenza e anticorruzione, ormai già acclarate anche presso l’Asl Bari, con l’assegnazione di lavoratori con incarico di coordinamento in unità operative, dove si va a coordinare anche il proprio coniuge». «Queste disposizioni – sottolinea Michele Schinco di Fp Cisl - sono assolutamente inaccettabili, tanto più che mai si è tenuta, in queste ore, una riunione dell’organismo paritetico per l’innovazione. Forse sfugge che la Asl Bari è una azienda pubblica in cui lavorano circa 9mila dipendenti e il management è tenuto a seguire i principi di diligenza, lealtà, imparzialità, trasparenza al fine di garantire il buon andamento della pubblica amministrazione». «Eppure, lo scorso 2 agosto è stata emanata una circolare sottoscritta da tutta la direzione strategica della Asl Bari – aggiunge Schinco - che interviene proprio sul conflitto di interesse».

Il precedente

Il segretario di Fp Cisl ricorda anche, sull’argomento, un presunto caso analogo avvenuto qualche tempo fa, richiamando «una precedente presa di posizione dell’azienda su un caso analogo di trasferimento per mobilità di un dipendente coordinatore che era stato assegnato presso una unità operativa dove svolgeva la propria attività lavorative il coniuge.

In quel caso, tempestivo fu l’intervento dell’ufficio per la prevenzione della corruzione e della trasparenza che fece immediatamente revocare la disposizione proprio per il conflitto di interesse che sorgeva tra il coordinatore e la propria consorte». La situazione, secondo l’Asl, non sarebbe come la dipingono i sindacati. Dall’azienda sanitaria spiegano che, per ovviare alla problematica, si è provveduto a far sì che il conflitto di interesse non potesse sorgere in alcun modo. «Rispetto al presunto conflitto d’interessi sollevato dalle organizzazioni sindacali – sottolineano in una nota - relativamente ad una mobilità d’ufficio disposta nel distretto di Triggiano, la Asl Bari chiarisce di aver adottato tutte le idonee misure di contenimento del relativo rischio nel rispetto dell’art. 7 D.P.R. 62/2013, recante codice di comportamento dei dipendenti, e delle procedure e circolari interne diramate». «Il coordinatore infermieristico assegnato al distretto di Triggiano – spiegano -, in considerazione dei profili di conflitto d’interessi rispetto ad altro dipendente già in servizio in una struttura distrettuale, è stato sollevato dalla responsabilità gestionale della medesima struttura che, invece, farà capo direttamente al direttore del distretto, evitando in tal modo qualsiasi problematica». Si sarebbe quindi trovato una soluzione che evitasse problemi legati alla presenza del coniuge del coordinatore in una unità che avrebbe dovuto essere da lui gestita. «La Asl Bari ha applicato correttamente quanto previsto dalle indicazioni Anac in materia di conflitto d’interessi», concludono.

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