Dovevano terminare per la fine dello scorso anno, ma il blocco nella fornitura di materiali tecnologici sta rendendo infiniti anche i lavori per la sostituzione del sistema di controllo della zona a traffico limitato a Bari vecchia. Sono sette i varchi sui quali erano previsti i lavori: strada Porto nuovo, corso Antonio De Tullio - lato chiesa Santa Chiara -, piazza Federico II di Svevia, via Bernardo Petrone, strada San Benedetto, via Michele Genovese e largo Papa Urbano II. Su quattro punti di accesso gli interventi sono finiti e il sistema è in fase di test, mentre gli altri tre devono essere completati.
Problemi al sistema dopo 11 anni
La Ztl è stata introdotta nel 2008, fortemente voluta dall’allora assessore al traffico, Antonio Decaro. Una rivoluzione che permise di liberare i vicoli dalle auto e dagli scooter. Nel 2011 furono poi attivati i varchi telematici, ma in undici anni il sistema ha cominciato a presentare una serie di problematiche ed era arrivato il momento di aggiornarlo. Da qui la decisione del Comune di avviare gli interventi, predisponendo nuove telecamere in grado persino di leggere in maniera automatica non solo le targhe delle auto ma anche quelle di ciclomotori e motocicli.
«I primi quattro varchi sono completati, attivi nella fase di test – spiega l’assessore ai lavori pubblici, Giuseppe Galasso – procederemo a breve con gli interventi complementari per attivare anche gli altri tre varchi dove però stiamo avendo problemi di approvvigionamento dei materiali».
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Il Comune punta a riordinare il traffico
Il Comune conta molto sul nuovo sistema ztl nel centro storico: con l’attivazione di tutti i sette varchi sarà possibile riordinare il traffico in entrata e in uscita dal centro storico attraverso l’efficienza di un sistema tecnologico all’avanguardia che potrà dialogare in tempo reale con le altre applicazioni già in uso per la mobilità urbana, prima fra tutte “Muvt”, i cui dati saranno coordinati con il nuovo sistema di monitoraggio dei varchi. Il costo dei lavori ammonta complessivamente a 139mila euro.
Park and ride: il cantiere è fermo. Colpa del covid e della guerra
Obiettivo dell’amministrazione è comunque di chiudere tutto il prima possibile. Anche perché la polizia locale ha notato che durante il primo periodo, quello di installazione dei quattro varchi, i residenti avevano cominciato ad ignorare i divieti di accesso e i vicoli del centro storico si stavano riempiendo nuovamente di auto e scooter. Da quando gli impianti sono stati rimontati, la situazione sta rientrando proprio per paura delle sanzioni.
Gli stessi ritardi che si stanno verificando per Bari vecchia sono in corso anche per il park and ride di largo Due Giugno. Qui i lavori sono iniziati nel marzo 2021 e si dovevano concludere nel giro di cinque mesi: a causa dei ritardi dovuti alla pandemia Covid e alle difficoltà nel reperire materiali soprattutto di tipo tecnologico, il cantiere è ancora aperto. Il parcheggio in realtà è sempre rimasto operativo, ma i lavori non sono ancora terminati del tutto. All’appello manca il completamento dell’impianto di videosorveglianza.
Progetto da 2,5 milioni
Il progetto da 2,5 milioni di euro ha previsto la rimozione di tutto l’asfalto presente sull’area di oltre 10.000 metri quadri, la realizzazione di percorsi viari interni, la piantumazione di alberi, la risistemazione degli accessi. La speranza è che tutto sia completato entro l’estate. La fine del cantiere in questo caso era stata prevista a settembre 2021 poi slittata a dicembre ed ora in estate 2022.