Resta ancora fortissimo lo sgomento a Molfetta per la tragedia accaduta sabato mattina in Salento, quando il 55enne Cosimo Damiano Tattoli è morto mentre stava praticando kite-surf a Porto Cesareo. Sarebbero stati chiariti i dubbi in merito al decesso del molfettese, colpito da un arresto cardiaco mentre praticava quello sport che da tanti anni lo appassionava. L’uomo ha riporto una ferita in testa e acqua nei polmoni, motivo per cui si ritiene che la ferita sia stata provocata dalla caduta del surfista sulla sua tavola quando era già morto.
I funerali
Nel pomeriggio i funerali nella parrocchia “Cuore Immacolato di Maria” per l’ultimo saluto al molfettese, una persona benvoluta da tutti e sempre in grado di strappare un sorriso. Lacrime e profonda commozione hanno scandito i tristi momenti della celebrazione, per una tragedia che ha scosso l’intera città.
Il dolore degli amici
«Tutto è accaduto nel giro di pochi secondi – ha raccontato un altro dei surfisti che erano con lui in quella drammatica mattina – quando ci siamo resi conto che lui non era più oltre la superficie dell’acqua. Appena ci siamo guardati attorno per capire dove si trovasse, abbiamo individuato la sua tavola e il corpo esanime sul pelo dell’acqua. Anche se nel panico, abbiamo avuto la forza di portarlo a nuovo fino alla riva dove, nel giro di pochi secondi, sono arrivati i soccorsi. Purtroppo, però, non c’era niente da fare. Non potremo mai dimenticare questa giornata che ha segnato per sempre le nostre vite. Abbiamo perso non soltanto un amico e un compagno di avventure ma anche una persona esemplare, sempre capace portare buon umore e di grande compagnia. Lui aveva scelto il mare come luogo dove poter trovare libertà e divertimento, motivo per cui abbiamo creato un gruppo folto di appassionati che hanno sempre condiviso con grande piacere l’amore per questo sport. Porteremo il suo ricordo sempre con noi».