Faccia a faccia con i lupi nel Parco dell'Alta Murgia: le foto fanno il giro della Rete

Il lupo fotografato da Francesco Bernardi
Il lupo fotografato da Francesco Bernardi
di Francesca SOZZO
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Giovedì 16 Dicembre 2021, 13:32 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:50

«Incontrare un lupo non è facile, se poi sono due l'emozione è indescrivibile», parola di Francesco Bernardi che si è trovato faccia a faccia - fotografandoli - con due lupi a spasso nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia. Le sue foto hanno fatto il giro della Rete in pochissimo tempo lasciando senza fiato quanti, grazie ai suoi scatti, hanno potuto ammirare la bellezza degli animali.

Il racconto del fotografo

Tre ore di attesa, nascosto tra i cespugli, senza fare rumore in attesa dell'incontro. E' stata premiata la pazienza di Francesco Bernardi - sebbene non sia la prima volta che fotografa i lupi - che collabora con il Parco nazionale dell'Alta Murgia. Un'attesa che lo ha portato a fotografare due esemplari di lupo che vivono nell'area parco, e non sono gli unici. «Ho atteso tre ore più o meno, menomale che non faceva molto freddo», racconta. Amante della fotografia, 35 anni, originario di Ruvo di Puglia, Bernardi ha una passione per i lupi, «li considero un simbolo della natura selvaggia che resiste», li segue da sempre da quando ha in mano una macchina fotografica.

Ne ha seguito le tracce, le impronte, le feci, nell'area della Murgia fino alla conferma che avessero scelto proprio quella zona della Puglia per viverci. «Quando ho capito i luoghi in cui vivevano ho iniziato ad appostarmi: faccio escursioni e alle volte è stato solo fortuna incontrali, altre volte ho dovuto aspettare».

 

E non sempre molte ore, spiega il fotografo. Gli orari migliori sono l'alba e il tramonto, momenti della giornata in cui i lupi escono dalle loro tane, forse anche per cacciare, e se non si sentono minacciati non scappano. Già. Ma vuoi mettere la paura di trovarsi davanti un lupo? «No, non ho mai avuto paura - dice -. I lupi sono molto schivi e temono l'uomo più di ogni altra cosa - racconta - Appena percepiscono la presenza scappano». Non è la prima volta che Bernardi si trova faccia a faccia con un lupo, «li ho fotografati sette-otto volte, e nello stesso luogo mi è capitato di incontrarne anche più di due». Mai pensato di provare ad avvicinarsi? «No», la risposta. Perché dalle parole di Bernardi si percepisce prima di tutto il rispetto nei confronti dell'animale, quel rispetto che purtroppo troppo spesso l'uomo non ha. E allora massimo riserbo sulla zona di presenza del lupo, per non spaventarli, per difenderli, per preservarli. Con una speranza: «Che la presenza dei lupi nel Parco dell'Alta Murgia sia anche l'occasione perché il Parco, unico nel suo genere, possa essere oggetto di attenzione e finanziamenti magari per la realizzazione di un centro visite». Insomma che abbia più appeal e che diventi una volta per tutte fonte di ricchezza per l'intero territorio che ancora oggi può contare sulla bellezza di un'area incontaminata. 

 

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