Lo scambia per un ladro e lo picchia: denunciato un 35enne

Lo scambia per un ladro e lo picchia: denunciato un 35enne
di Nicola MICCIONE
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Sabato 28 Gennaio 2023, 17:48

Voleva essere un gesto quasi eroico. Invece gli è costato una denuncia, per lesioni personali. Ha infatti causato alcune ferite al volto a quello che riteneva fosse un ladro, peccato che l'uomo fosse, invece, un uomo del posto.
È successo martedì scorso a Terlizzi, in viale Pacecco, proprio di fronte al comando della polizia locale della città dei fiori, dove un 35enne di Andria, volto noto alle forze dell'ordine e con precedenti per rissa e lesioni, avrebbe aggredito un 55enne dipendente di una cooperativa di servizi. Quest'ultimo usciva proprio dagli uffici comunali, quando è stato avvicinato da un uomo che improvvisamente, senza proferire alcuna parola, lo ha colpito con una testata al volto scaraventandolo a terra.

I soccorsi

Il 55enne, soccorso da alcuni passanti, è stato medicato dal personale del 118 (ha riportato alcune ferite al volto e un lieve trauma cranico, ne avrà per 7 giorni), mentre il presunto aggressore, tradito da alcuni particolari, tra cui un tatuaggio e l'abbigliamento dell'uomo (con una mascherina antincendio Covid-19 e un berretto di lana a coprire i lineamenti del volto), è stato subito fermato dagli agenti.

E proprio i vestiti sono stati all'origine dell'equivoco. L'aggressore, infatti, vedendo quello sconosciuto uscire dal comando di viale Pacecco, ha pensato che fosse un ladro. Pare, infatti, che nella zona fosse già stato segnalato un uomo molto simile, con un tatuaggio sul collo e un particolare abbigliamento. Qualche ora prima, infatti, in un'altra zona della città, si era verificato il furto dell'auto, una Fiat Panda, di una donna di Terlizzi, compagna del giovane.

I filmati


Nei filmati ripresi dalle telecamere private installate all'esterno dell'abitazione, i proprietari avevano riconosciuto un uomo molto sospetto, vestito di nero e con mascherina e un berretto a mascherare il volto, lo stesso ripreso da altre telecamere private. Da qui l'equivoco che il dipendente potesse essere un complice. Il 35enne ha cominciato a girovagare per la città e una volta individuato il collaboratore ha provato a farsi giustizia da solo. Si è trattato, però, solo di una sfortunata coincidenza. Gli agenti, impegnati nelle indagini, hanno raccolto le immagini di tutte le telecamere del sistema di videosorveglianza comunale installate anche nelle strade vicine e, dopo un lungo lavoro di ricucitura delle immagini, sono riusciti a dimostrare la totale estraneità del collaboratore, presente in quella zona solo per caso. Per il presunto aggressore (gli agenti non hanno trovato elementi per dubitare delle giustificazioni che sono state fornite per spiegare quella reazione violenta) è scattata la denuncia in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Trani: dovrà difendersi dal reato di lesioni personali, per fortuna non gravi, e senza aggravanti.
 

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