I compagni di liceo si ritrovano dopo 50 anni: l'abbraccio con i docenti. E fra loro c'è anche un vescovo

26 studenti si sono ritrovati in aula magna per rivivere il passato dialogando con gli studenti

La foto di gruppo della 5°A del liceo Scacchi di Bari
La foto di gruppo della 5°A del liceo Scacchi di Bari
di Silvio DETOMA
3 Minuti di Lettura
Venerdì 12 Maggio 2023, 17:58 - Ultimo aggiornamento: 19:09

Non li ha fermati neanche il Covid e nemmeno la distanza. Dopo 50 anni dalle notti insonni sui libri e dalla loro maturità nel lontano 1973 si sono riuniti i 26 studenti della 5°A del liceo scientifico "Arcangelo Scacchi" di Bari in un incontro nell'aula magna con i docenti dell'epoca e un centinaio di studenti di oggi, organizzato insieme alla dirigente scolastica, Chiara Conte. Tra i docenti del 1973 anche un volto importante, che hanno fatto la storia di Bari: Francesco Cacucci, arcivescovo benemerito dell'Arcidiocesi di Bari-Bitonto, al tempo insegnante di religione. 

 

Il ricordo

Non soltanto un momento dal sapore agrodolce per pensare ai tempi passati, ma anche un confronto con i tempi che corrono per «ritrovare la spensieratezza che ci legava», come ci ha detto Pino Scarpellino. Segretario in pensione della "Scuola dello sport", l'istituto di alta formazione del CONI, ha cercato di riunire tutti insieme gli studenti sparsi ormai in tutta Italia per ripercorrere ancora una volta i corridoi della scuola e della memoria. 

Video

L'amicizia

«Non disperdere il rapporto di amicizia», questo ha spinto l'ex segretario nell'organizzare la rimpatriata di amici di banco.

Medici, avvocati, ingegneri oggi sparsi in tutta Italia, da Bologna a San Benedetto del Tronto. Ma, in ogni caso, non hanno detto di no a Pino per una festa di amicizia e abbracci. 

Come è andata

Rintracciare tutti gli ex compagni di classe è stato facile, visto che uno di loro lavorava all'ufficio anagrafe del Comune. Il momento più emozionante? «Quando la preside ha aperto il verbale preso direttamente dall'archivio storico del liceo - ci risponde - poi quando siamo rientrati nella nostra aula». Nessuna differenza nella scuola, a quanto pare secondo le parole dell'organizzatore. «Non avevamo un'aula magna - ci scherza su - ma almeno avevamo la palestra».

Dalle parole dei protagonisti le emozioni per una «Una specie di passaggio di esperienze e goliardici ricordi». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA