Lavoro, un'altra multinazionale in città: Pharmagest apre la sede a Bari

Lavoro, un'altra multinazionale in città: Pharmagest apre la sede a Bari
di Elga MONTANI
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Sabato 18 Giugno 2022, 05:00

Bari si conferma sempre di più territorio attrattivo per le aziende che scelgono la Puglia. L’ultima in ordine di tempo a decidere di investire sulla nostra città è Pharmagest Italia, azienda che fa parte del gruppo Equasens ed è leader europea nello sviluppo e fornitura di tecnologie integrate per la salute. Il gruppo, fondato nel 1984 e con oltre 10mila farmacie clienti, è presente in diversi Paesi europei come Francia, Belgio, Inghilterra, Irlanda e Lussemburgo, oltre all’Italia, e conta oggi più di mille dipendenti. In Italia, l’azienda è «leader nelle soluzioni informatiche per i grossisti farmaceutici ed è in forte espansione nel mercato delle farmacie, con soluzioni gestionali di ultima generazione utili alla digitalizzazione del punto vendita, alla gestione centralizzata dei gruppi ed alla cura dei pazienti».

La nuova sede

La nuova sede territoriale aperta a Bari punta ad essere il centro di un più ampio progetto finalizzato a rafforzare ulteriormente l’impegno dell’azienda nel Sud Italia. «In Italia – sottolinea Francesco Di Liscia, amministratore delegato dell’azienda - la farmacia ha sempre avuto un valore simbolico e rappresentativo molto importante, che va preservato nell’evoluzione che la figura del farmacista sta vivendo in questi ultimi anni.

Le farmacie hanno bisogno di potersi affidare ad un partner tecnologico unico che sia in grado di offrire soluzioni concrete, specializzate e soprattutto al passo con i tempi».

«Pharmagest Italia è una società unicamente specializzata nel settore pharma – conclude Di Liscia - una società in forte crescita, con assunzioni di numerose figure professionali in tutti i settori e aperture di nuove sedi, ultima proprio quella di Bari. Un ulteriore e importante investimento in Puglia atto a valorizzare le potenzialità dell’ecosistema locale e ad assicurare a tutti i farmacisti un punto di riferimento sempre più vicino e sempre più presente».

Gli altri interessi

Di un paio di giorni fa, invece, la notizia che l’azienda Martur Fompak International avrebbe intenzione di insediarsi a Bari, dopo aver siglato un accordo con il Politecnico lo scorso dicembre, attraverso il quale il Poliba aveva concesso all’azienda in comodato d’uso gratuito una palazzina all’interno del plesso di Japigia in cui instaurare un “Ufficio Ricerca e Design”. L’azienda, fondata nel 1986 in Turchia, si occupa di produzione di sedili per auto e vanta ora sedi in diversi Paesi, non solo in Europa, ma anche in Asia e in Africa. Martur Italy sarebbe in trattativa per ottenere un capannone in zona industriale, e la previsione sarebbe quella di assumere almeno cento unità. Queste due aziende sono solo le ultime due di una lunga lista di multinazionali che hanno deciso di investire sulla Puglia e su Bari.

Solo nelle ultime settimane possiamo ricordare l’impegno assunto da Pirelli, o l’accordo con il Politecnico siglato da Ntt Data. Senza dimenticare Lottomatica, che solo qualche settimana fa in un incontro al Comune di Bari ha confermato l’intenzione di stabilire una sede in città e contestualmente assumere almeno 30 giovani entro il 2023. Pochi giorni fa, la notizia dell’arrivo della multinazionale tedesca Kaeser compressori, che attraverso un progetto di formazione ha permesso a quattro giovani pugliesi tra i 24 e i 34 anni di rientrare a casa.

Una nuova era

Solo lo scorso 26 maggio, meno di un mese fa, il sindaco di Bari, Antonio Decaro, aveva sottolineato come a Bari stessero sbarcando le grandi aziende dell’IT, ma le notizie degli ultimi giorni danno l’idea che non si tratti solo di un settore, ma che il territorio stia tornando ad essere interessante, forse anche grazie ai talenti che la nostra città e la nostra regione sono in grado di formare. Le diverse aziende che mostrano interesse per Bari confermano le parole del presidente dell’Asi, Paolo Pate, che in una intervista sulle nostre pagine sottolineava: «C’è molta effervescenza, ci sono contatti con grandi player dei quali non possiamo ancora parlare, essendo trattative riservate. Abbiamo richieste da parte di diverse multinazionali interessate ad insediarsi a Bari».

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