Lavori sulla statale 16, e si viaggia su corsia unica da Torre a Mare sino a Mola

Lavori sulla statale 16, e si viaggia su corsia unica da Torre a Mare sino a Mola
di Domenico DICARLO
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Sabato 10 Dicembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 03:45

In attesa di capire cosa ne sarà del progetto della variante della statale 16, proseguono i lavori sull’asse Bari-Monopoli. Una pausa ci sarà durante le festività natalizie, per evitare troppi disagi agli automobilisti, ma subito dopo l’Epifania si tornerà a lavorare a spron battuto ed anche su diversi segmenti, con i cantieri posti a pochi chilometri di distanza l’uno dall’altro. 

I tratti interessati


Intervenendo durante una trasmissione dell’emittente televisiva Telebari, il responsabile Anas Puglia Vincenzo Marzi ha annunciato l’imminente apertura di un nuovo cantiere: quattro chilometri tra Torre a Mare e Mola (guardando da nord, i lavori partiranno all’altezza dell’hotel Barion), per il rifacimento dell’asfalto, delle barriere laterali, dello spartitraffico centrale e degli impianti.

Né più, né meno, insomma, di quello che sta accadendo, da mesi, da Cozze a Polignano e, qualche chilometro più a nord, a Bari. D’altro canto, i chilometri interessati sull’asse Bari-Lecce sono 144, con i lavori che andranno avanti per tutto il 2023, per tutto il 2024 e probabilmente per una parte del 2025. Ma nel tratto che interessa il barese, cioè da Bari a Monopoli, si conta di chiudere entro Pasqua del 2023. Poi, a scendere, si andrà avanti sino a Lecce, ovviamente step by step per evitare troppi disagi agli automobilisti. Anche nel brindisino, tra l’altro, alcuni tratti sono già stati interessati dagli interventi, così come altri segmenti tra Brindisi e Lecce.

Il nuovo cantiere

Tornando al nuovo cantiere annunciato tra Torre a Mare e Mola, si inizierà subito dopo l’Epifania, con il solito schema del restringimento di carreggiata e scorrimento del traffico su una sola corsia in entrambe le direzioni. In questo caso, la durata prevista è di circa due mesi e non è difficile prevedere forti disagi, visto il numero di mezzi che percorre quel tratto. Proseguiamo per qualche chilometro e portiamoci a Polignano: da qualche giorno, si è tornati alle due corsie. Sino a qualche giorno fa, infatti, nel tratto tra Polignano nord e Polignano sud (uscita Castellana), si proseguiva su una sola corsia, ma da martedì si è tornati al traffico a due corsie su entrambe le direzioni in attesa della riapertura del cantiere previsto per inizio gennaio. Si è voluto evitare il prevedibile caos, con chilometri di coda, che si è registrato in occasione del ponte del 2 giugno, e qualche settimana prima, del 25 aprile, che aveva provocato anche la dura reazione dell’assessore regionale Maurodinoia. Poi, in estate, la rimozione dei cantieri per riaprirli a settembre, sempre step by step. Da sottolineare ancora le difficoltà degli automobilisti, soprattutto nelle ore serali, dovute alla segnaletica orizzontale che traggono facilmente in inganno, essendo disegnate sia quelle gialle (che, in questo momento, sono quelle da seguire), sia quelle nere, che saranno quelle definitive quando i cantieri saranno completati. Questo per quanto riguarda i lavori in corso sulla principale arteria pugliese non a pagamento.

La variante

Ma, seppur non se ne parli da un po’, resta sempre aperto il futuro della stessa Strada statale 16, con l’ormai variante di cui tanto si è discusso negli scorsi mesi. Attualmente le bocce sembrano ferme, ma potrebbero tornare a sbloccarsi da un momento all’altro. Anas attende le controdeduzioni dell’ingegnere toscano Marco Martens dopo l’incontro tenuto settimane fa con i sindaci del territorio. Ma, oltre alle controdeduzioni, Anas attende di capire anche, se non soprattutto, la risposta del Consiglio di Stato sulla questione lame, dopo il pronunciamento del Tar sul caso San Giorgio-Giotta, che ha dichiarato illegittime le autorizzazioni concesse dalla Regione Puglia. Il progetto scelto da Anas (Alternativa 3), come noto passa proprio dalle lame dei territori di Noicattaro e Triggiano: Anas non ha alcuna intenzione di avviare una lunga e costosa diatriba legale, per cui al momento il progetto è congelato. Magari, saranno proprio le controdeduzioni di Martens ad indicare una via meno invasiva, con una vera e propria parallela all’attuale Ss 16.
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