Fino a sette persone indagate nel procedimento giudiziario della procura della Repubblica di Bari per la morte sul lavoro di Cosimo Lomele e Vito Germano, rispettivamente di 62 e 64 anni, i due operai di Conversano rimasti seppelliti da una frana di terreno e roccia mentre effettuavano opere di urbanizzazione in un cantiere edile privato in via Lagravinese a Monopoli.
Tra gli indagati per omicidio colposo aggravato figurerebbero il titolare dell'impresa committente, il direttore e il responsabile dei lavori, il coordinatore della sicurezza e le tre imprese esecutrici dei lavori. Le indagini sono affidate alla pm Savina Toscani. I due dipendenti della ditta conversanese Artigianscavi, cui la Dana Costruzioni aveva appaltato i lavori di scavo, si trovavano in quella che in gergo viene definita "trincea", una buca dai 3 ai 5 metri di profondità nella quale si stava provvedendo al posizionamento di una tubatura fognaria.
All'improvviso un costone laterale dello scavo ha ceduto sotterrando i due lavoratori. Impossibile, da parte dei colleghi, ogni tentativo di soccorso. E' stato necessario successivamente l'intervento delle ruspe per estrarre i corpi dei due operai, da anni nel campo edile ma ormai prossimi alla pensione. Il cantiere è stato posto sotto sequestro preventivo. Al suo interno si stanno realizzando ben sette palazzine di cui due già erette. Lunedì scorso è stata anche effettuata l'autopsia sul corpo dei due lavoratori, esame che ha fatto emergere come i due siano morti per "grande traumatismo da seppellimento".
Gli accertamenti
I medici legali pervenuti sul luogo della tragedia avevano svolto una primaria ispezione cadaverica ipotizzando che la morte dei due sventurati lavoratori fosse sopravvenuta per soffocamento.
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout