I giudici danno ragione all'azienda: sì all'inceneritore a Modugno. Decaro: «Valutiamo azioni legali»

I giudici danno ragione all'azienda: sì all'inceneritore a Modugno. Decaro: «Valutiamo azioni legali»
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Martedì 19 Luglio 2022, 17:06 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 22:08

Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso dell'azienda Newo, che potrà quindi realizzare un inceneritore nella zona industriale tra Bari e Modugno. Immediata la reazione della politica barese, con in testa il sindaco e presidente della Città metropolitana, Antonio Decaro.  «Seppur nel massimo rispetto che si deve alla giustizia e alle sue sentenze, continuiamo a credere che la realizzazione di un impianto industriale, che prevede l'utilizzazione in grande scala di una tecnologia mai testata in impianti di grandi dimensioni, le cui verifiche sperimentali non hanno dato risultati univoci, non sia quello di cui il nostro territorio ha bisogno».

Decaro: «Inceneritore Newo, valutiamo cosa fare»

«Purtroppo la sentenza del Consiglio di Stato - dice Decaro - sembra consentire la ripresa dell'iter autorizzativo per la realizzazione dell'impianto di ossicombustione di rifiuti della NewO SpA.

Ciò ci lascia perplessi, visto che i Comuni interessati e i comitati hanno avuto modo, più volte, e non solo sul piano giudiziario, di rappresentare al dipartimento Ambiente della Regione Puglia, titolare del provvedimento di Autorizzazione Integrata Ambientale in favore della NewO, le ragioni della loro ferma opposizione». Il sindaco ha quindi chiesto ai legali che per conto del Comune di Bari hanno seguito l'iter giudiziario «di convocare una riunione con tutte le parti interessate», i Comuni di Modugno, Binetto, Bitritto, Giovinazzo, Sannicandro di Bari, Bitetto e Palo del Colle, «che come noi si sono opposte al provvedimento. Insieme - conclude Decaro - valuteremo compiutamente gli effetti della sentenza e le azioni da intraprendere».

Bonasia: «Noi non ci fermeremo»


«A nulla sono valse tutte le osservazioni presentate dal nostro Comune con quello di Bari, dell’Aro Ba 2 (Binetto, Bitritto, Giovinazzo, Sannicandro di Bari, Bitetto e Palo del Colle) e di alcune associazioni ambientaliste. A nulla è valso il parere dei giudici del TAR che hanno ritenuti validi e ostativi tutti gli elementi che avevamo presentato.
Non ci fermeremo, continueremo a fare fronte comune, a lottare insieme, contro impianti ormai superati e dannosi come questo; continueremo a batterci in ogni sede per la gestione sostenibile delle risorse, la raccolta differenziata ed il riuso (e non l’incinerazione) dei materiali», il commento di Nicola Bonasia, sindaco di Modugno.

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