Il bike sharing prende forma a Bari: pronte le prime sei “stazioni”

Il bike sharing prende forma a Bari: pronte le prime sei “stazioni”
di Samantha DELL'EDERA
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Sabato 14 Gennaio 2023, 05:00

Gli operai si sono messi al lavoro da ieri mattina per rispettare il serrato cronoprogramma che punta a installare le prime 50 stazioni del nuovo bike sharing di Bari entro il 24 gennaio. Si è cominciato da sei punti della città: due alla Fiera del Levante (ingresso orientale e monumentale), vicino al park and ride di corso Vittorio Veneto, nel parcheggio del cimitero di via Tommaso Fiore, in piazza De Nicola e in via Brigata Regina ad angolo con corso Mazzini. I lavori ricominceranno lunedì 16 in via Ravanas, in piazza Risorgimento, in via Manzoni al civico 23, al porto (varco Pizzoli), in corso Vittorio Emanuele (altezza piazza Garibaldi) e in piazza Massari.

Spariscono le colonnine


Queste stazioni sono ben diverse da quelle vandalizzate e danneggiate dalla scarsa manutenzione del vecchio bike sharing.

Non ci saranno infatti “colonnine” dove attaccare i mezzi. Ma delle semplici strisce bianche con la segnaletica orizzontale e verticale. «Diversamente dal vecchio bike sharing – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso - queste stazioni sono delle aree entro le quali lasciare i mezzi. Indipendentemente che sia stata presa a noleggio una bici tradizionale o una elettrica, bisognerà lasciarla negli stalli, altrimenti si continuerà a pagare la corsa». Non ci saranno, come accade per i monopattini, bici lasciate in mezzo alla strada o sui marciapiedi. «Il servizio in sharing sarà interrotto – continua Galasso – solo nel momento in cui si lascerà il mezzo in una delle stazioni indicate dalla app».

Bici con gps


Le bici saranno dotate anche di un gps in grado di localizzarle ovunque: saranno quindi “a prova” di ladri e vandali. Tutti gli spostamenti saranno rigorosamente registrati. Inoltre a bordo dei mezzi ci sarà un sistema di diagnostica avanzato in grado di comunicare tra l’altro, via internet, agli operatori la percentuale di carica delle batterie presenti.
 Alle prime 50 stazioni se ne uniranno altre 70 con l’entrata a regime del servizio. Le biciclette previste per la dotazione delle prime stazioni saranno 200 (già arrivate), cui seguiranno ulteriori 130 entro il 29 settembre, per poi garantire la flotta completa di 730 mezzi entro sette anni dall’avvio del servizio. Le prime 200 biciclette saranno equamente divise in bici muscolari (100) ed e-bike (100). In totale la dotazione di mezzi prevede in sette anni 525 bici muscolari e 205 e-bike.

Le tariffe


Per quanto riguarda le tariffe, si va da un abbonamento giornaliero di un euro e 80 centesimi a quello annuale da 24 euro e 50. Per le bici tradizionali (quindi non elettriche) l’uso della prima mezz’ora sarà gratuito, successivamente scatterà la tariffa di 45 centesimi ogni mezz’ora. Per la bici elettrica i primi trenta minuti costeranno 50 centesimi, le successive mezz’ore costeranno 45 centesimi, andando via via ad aumentare dalle terza ora in poi.
Il Comune ha previsto un investimento complessivo (da parte del privato, la Vaimoo vincitrice del bando) di oltre 2.300.000 euro a cui si aggiungeranno quattro milioni di euro per la manutenzione. Soldi che il privato potrà recuperare con la pubblicità e il canone corrisposto dal Comune di 60mila euro l’anno, al quale si sono aggiunti altri 700mila euro una tantum (già versati nei giorni scorsi). Secondo i calcoli dell’amministrazione, il valore della concessione per tutti i 20 anni sarà di 30 milioni di euro.


Oltre alle stazioni saranno infatti sistemati anche dei totem pubblicitari (non necessariamente vicino alle stesse stazioni del bike sharing). Il privato ha chiesto di poterli posizionare in luoghi strategici come ad esempio via Sparano o corso Vittorio Emanuele. E solo dopo mesi dall’aggiudicazione del bando ha ottenuto il via libera da parte della Sovrintendenza.

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