Hotel Palace di Bari, ci sono speranze per la vertenza. Filcams Cgil: «Inizia una trattativa seria»

Hotel Palace di Bari, ci sono speranze per la vertenza. Filcams Cgil: «Inizia una trattativa seria»
Hotel Palace di Bari, ci sono speranze per la vertenza. Filcams Cgil: «Inizia una trattativa seria»
di Enrico FILOTICO
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Mercoledì 19 Gennaio 2022, 09:48 - Ultimo aggiornamento: 09:49

«La proprietà dell'immobile si è dichiarata disponibile a garantire la continuità dell'attività alberghiera - si legge sulla pagina della Filcams Cgil di Bari -. Adesso possiamo iniziare una trattativa seria per garantire la salvaguardia occupazionale». È arrivata nel corso della serata di ieri la miglior notizia possibile per i dipendenti dell'ex Hotel Palace. Il segretario cittadino Filcams Cgil Antonio Miccoli che dall'inizio della vicenda ha raccontato tutti gli sviluppi sulle colonne del nostro giornale, ha annunciato che il presidente della Task Force Leo Caroli ha ricevuto una nota formale da parte di Saiga in cui l'azienda proprietaria dell'immobile si impegna a vincolarne la destinazione d'uso. Un risultato che al momento per i lavoratori significa moltissimo, quasi tutto.

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La vertenza

Fin dall'inizio della vertenza i sindacati avevano chiesto che la struttura venisse preservata nella sua attuale funzione, solo avendo la certezza che il palazzo sarebbe rimasto un hotel si sarebbe potuto immaginare un futuro roseo per le 90 famiglie che hanno visto i proprio posti di lavoro messi in discussione. Nelle prossime ore si attendono i documenti formali che sanciscono l'impegno della famiglia Di Cagno Abbrescia ad impegnarsi nella cessione del ramo d'azienda ad una realtà terza realtà, a cui sarà chiesto di assorbire anche i profili professionali.
Intanto i lavoratori da ieri sono in presidio permanente all'interno della struttura, hanno annunciato che fino a quanto l'impegno non sarà messo nero su bianco loro non accenneranno a ridimensionare l'impegno profuso fino ad ora nel presidio.

«Durante il presidio siamo stati contattati da Leo Caroli che ha ricevuto una comunicazione formale da parte di Saiga che dice due cose - spiega Antonio Miccoli della Cgil -.

La prima è che la destinazione d'uso viene confermata come albergo e la seconda è che la Saiga è disponibile a garantire comunque l'occupazione degli attuali lavoratori. Facendosi carico di contrattare con il nuovo gestore l'assunzione dei lavoratori che attualmente sono dipendenti di Palace eventi».

Nei giorni scorsi l'esito del tavolo tecnico aveva fatto infuriare le sigle sindacali, a loro dire finite nella morsa di un dibattito che non aveva avuto rispetto né dei licenziamenti all'orizzonte e nemmeno della città a cui verrà tolto un simbolo storico come l'hotel. Era stata la stessa Cgil a chiedere al tavolo che si sarebbe dovuto tenere nei prossimi giorni la presenza anche di Simeone Di Cagno Abbrescia, considerato che il legale in quell'occasione aveva dichiarato di non poter parlare di futuro perché il suo assistito non gliene aveva dato l'autorizzazione. «Questa è una nota della struttura immobiliare, aspettiamo ora la convocazione della task force per concordare un accordo e scrivere un documento che formalizzi queste buone notizie. Ci manca ora l'ufficialità. Questa notte i lavoratori sono in presidio, mentre domattina dovrebbe arrivare la formalizzazione da parte del tavolo tecnico. Si vede finalmente uno spiraglio in questa vertenza complicata», conclude Miccoli.

Le ipotesi sul tavolo

La notizia è una buona notizia perché risponderebbe ad una delle tre ipotesi paventate ad inizio della vicenda, ovvero quella del passaggio dell'azienda a terzi in grado di poter però evitare che le procedure di licenziamento andasse a conclusione. Ora il prossimo step è capire quali sono i margini dell'accordo per poi avviare le contrattazioni, tra sindacati e prossimi interessati. In questa nuova fase un ruolo determinante lo avrà anche il comune di Bari che dovrà intervenire per agevolare le procedure a chi pensa di insediarsi alle condizioni dettate da Saiga. Intanto Palace Eventi nei prossimi giorni inizierà il suo lavoro di allontanamento da una vicenda che rimane comunque un capitolo triste nella storia dell'economia cittadina. Se tutto verrà formalizzato nelle prossime ore, i lavoratori potranno anche pensare di riconquistare le loro case abbandonando la hall dell'hotel dove si sono accampati questa notte. Questa volta però, a casa ci andranno almeno con una buona notizia: ora è caccia all'acquirente.
 

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