Gravidanze, un algoritmo potrà stabilire quelle a rischio: lo studio

Il team multidisciplinare ha sviluppato un modello tra i 3 migliori su 150 presentati

Gravidanze, un algoritmo potrà stabilire quelle a rischio: lo studio
di Elga MONTANI
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Venerdì 11 Novembre 2022, 08:21 - Ultimo aggiornamento: 08:22

Un algoritmo molto preciso attraverso il quale potrebbe essere possibile prevedere eventuali gravidanze pretermine. È lo straordinario risultato raggiunto da un team multidisciplinare dell'Università di Bari composto dai ricercatori: Sabina Tangaro, Roberto Bellotti, Maria De Angelis, Pierfrancesco Novielli, Donato Romano, Ester Pantaleo, Mirco Vacca, Alfonso Monaco e Nicola Amoroso. L'algoritmo che hanno sviluppato è risultato tra i tre più precisi, su un totale di 150 algoritmi proposti, e verrà presentato nella Conferenza Recomb/Iscb Conference on Regulatory&Sistems Genomics di Las Vegas.

«Stavamo già lavorando sui dati del microbioma, anche se stavamo lavorando su altre malattie sottolinea la professoressa Sabina Tangaro , ma poi abbiamo intercettato gara dedicata a questo preciso problema.

Non si tratta di una gara fine a sé stessa, ma di una metodologia precisa per confrontare diversi algoritmi su un database comune. È fondamentale, infatti, che l'algoritmo realizzato sia quanto più possibile universale, e non strettamente legato a un territorio e a una stessa tipologia di persone. L'algoritmo dovrebbe essere abbastanza universale da riuscire a funzionare per tutti o quasi».

La professoressa Tangaro ci tiene a sottolineare in che modo funzionino tali challenge, come quella attraverso la quale è stata stabilita la precisione dell'algoritmo realizzato. «Per seguire questa idea della universalità degli algoritmi spiega e per fare un confronto su un database comune, nascono questi consorzi che raccolgono dati da diversi ospedali, li rendono disponibili per un certo periodo di tempo, e poi chiedono che tutti i partecipanti forniscano il loro algoritmo, dopo di che lo testano su dati mai resi disponibili in modo tale da confrontarli. In questa competizione siamo risultati top performer, non possiamo certo dire che ce lo aspettavamo. Chiaro che se ci si impegna in un lavoro così complesso, avendo un'esperienza più che ventennale nel campo, ci si spera sempre».

Lo studio

Al momento si tratta ancora di uno studio preliminare, che potrebbe però avere una applicazione importante in ambito medico nel prossimo futuro. D'altronde, i dati dicono che a livello globale, circa 15 milioni di neonati, l'11% del totale, nasce ogni anno pretermine, prima delle 37 settimane di gestazione. Questi neonati hanno tassi più elevati di morte neonatale, dato che si parla di quasi 1 milione di decessi all'anno. Ci sono, inoltre, delle conseguenze sulla salute a lungo termine, tra cui un maggior rischio di malattie respiratorie, paralisi cerebrale, infezioni e cecità, rispetto ai bambini nati dopo le 37 settimane. «L'algoritmo sviluppato per l'analisi del microbioma delle donne in gravidanza sottolineano dall'università di Bari - sembra fornire indicazioni abbastanza precise sulla probabilità di parto pretermine» che potrebbero essere «utilizzati per l'identificazione delle gravidanze a rischio, attenuandone gli effetti negativi sui neonati, sulle famiglie e sul sistema sanitario in generale».

In merito al possibile futuro utilizzo la professoressa Tangaro sottolinea: «Si tratta di una analisi molto incoraggiante che ci sprona ad andare avanti, vanno però raccolti altri dati, va stratificato il campione, va costituito un consorzio per la raccolta di dati multicentrico, ecc. Le cose da fare sono tante, ma sicuramente questo algoritmo ci lascia intravedere una possibilità di applicazione». Alle donne, infatti, viene semplicemente fatto uno striscio vaginale, grazie al quale viene realizzato il sequenziamento genomico. Per cui, a livello pratico, non si tratta di nulla di invasivo né complesso da realizzare. Applicare questo algoritmo, quindi, permetterebbe agli operatori di trattare tempestivamente gli eventuali casi ritenuti a rischio di parto pretermine, il che significa la possibilità di intervenire tempestivamente.

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