Giustizia, da un Tribunale all’altro: l'odissea degli avvocati da un tribunale all'altro

Giustizia, da un Tribunale all’altro: l'odissea degli avvocati da un tribunale all'altro
di Daniela UVA
4 Minuti di Lettura
Martedì 14 Marzo 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:42

Prima una commissione all’ufficio del giudice di pace, poi un salto nella sede della Corte di Appello e infine un’udienza davanti al Tribunale penale. In una normale giornata di routine professionale un avvocato barese può percorrere qualcosa come 26 chilometri di traffico.
È infatti proprio questa la distanza che un legale è costretto a coprire se è obbligato a cominciare la sua giornata dal giudice di pace, che si trova in viale Europa (al quartiere San Paolo), per poi spostarsi nel palazzo della giustizia di piazza Enrico del Nicola (al quartiere Libertà) e infine raggiungere il Tribunale penale di via Dioguardi (a Poggiofranco).

Da un punto all'altro della città

Spostamenti all’ordine del giorno, una combinazione semplice da verificarsi. Una vera e propria odissea alla quale da anni sono costretti gli operatori della giustizia, vista la mancanza di un luogo deputato a ospitare tutti gli uffici del settore. In attesa che il Parco della giustizia diventi realtà, le giornate di chi per lavoro è costretto a rimbalzare da una sede all’altra sono quindi costellate di viaggi, attese, disagi e spreco di soldi e di tempo. Non è quindi un caso che la consegna della “Torre 2” ex Telecom sia celebrata anche come una restituzione di dignità alla giustizia del capoluogo pugliese e a tutti i suoi operatori. 
Al momento la logistica degli uffici resta però un puzzle inefficiente e complesso.

In molti casi anche sconosciuto ai cittadini che, nel momento del bisogno, spesso non hanno le idee chiare sull’ubicazione dei diversi uffici.

La girandola degli uffici

Il Tribunale penale è ospitato nella “Torre 1” di via Dioguardi dal 2019, insieme con gli uffici della Procura. Qui gli spazi sono stretti, angusti, spesso inadeguati per celebrare udienze che richiamano a Bari decine di avvocati. Capita così che i legali a volte neanche riescano a trovare una sedia libera o un tavolo sul quale appoggiare il computer. Le aule giudiziarie sono in totale 12 ma alcune sono piccolissime, tanto che negli ultimi anni diverse udienze sono state trasferite in uno spazio allestito alla Fiera del Levante. Quanto alla Procura, attualmente occupa gli ultimi tre piani dello stesso edificio, in attesa di traslocare nella nuova “Torre 2”. Il palazzo della giustizia di piazza De Nicola, ormai vecchio e sottodimensionato, è invece sede del Tribunale civile. Ma non solo, visto che proprio qui è dislocata la Corte di Appello oltre che la Corte di Assise. Senza dimenticare il Tribunale di Sorveglianza. Poi ci sono gli uffici centralizzati del dibattimento penale e civile, che adesso si trovano in via Brigata Regina, e le sezioni di polizia giudiziaria, con la relativa sala intercettazioni, ospitate invece in via Brigata Bari. Infine c’è il Tribunale per i minorenni, in via Antonino Scopelliti. Ovvero a circa 12 chilometri di distanza dal Tribunale di via Dioguardi.

Disagi e spazi inadeguati

Ai disagi logistici si sommano anche quelli dovuti all’inadeguatezza degli spazi, definiti in alcuni casi anche insalubri, degradati o addirittura pericolosi. Come dimostra l’episodio avvenuto lo scorso settembre quando una scaffallatura metallica carica di fascicoli elettorali è crollata nell’aula magna della Corte di Appello coinvolgendo cinque dipendenti. A uno di loro, operato a una mano al Policlinico, i medici sono stati costretti ad amputare tre falangi. Recentemente hanno fatto discutere anche alcuni scatti pubblicati sul proprio sito dall’Associazione nazionale magistrati dai quali si intuisce come, nella sede di piazza De Nicola, i fascicoli siano conservati perfino nei bagni. Mentre al piano terra, nel vano sottoscala, ci sarebbe una vera e propria discarica disseminata di arredi rotti e dispositivi tecnologici obsoleti. Una brutta fotografia che il nuovo Parco della giustizia spera di far dimenticare.
© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA

© RIPRODUZIONE RISERVATA