Tribunale, ok alla Torre B a Bari in attesa del Parco della Giustizia

Tribunale, ok alla Torre B a Bari in attesa del Parco della Giustizia
di Beppe STALLONE
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Venerdì 6 Maggio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:20

L’accettazione da parte della Tim del canone di locazione annuo presentato dall’Agenzia del Demanio, pari a 1 milione e 475mila euro più Iva, per la cosiddetta Torre B da adibire a sede di uffici giudiziari, ha fatto tirare un respiro di sollievo un po’ a tutti. Utenti, avvocati, magistrati e sottosegretari, perché finalmente si potranno utilizzare maggiori spazi per amministrare la giustizia a Bari.

Certamente si tratta di una soluzione ponte perché il punto di arrivo sarà il Parco della giustizia, ma nel frattempo si potrà lavorare meglio. Il contratto prevede la locazione per l’intero immobile, compresa area esterna, i due piani interrati, tutti i piani fuori terra eccezion fatta per una porzione dell’ottavo piano, già destinata a uffici Eppo (procura europea) e delle aree tecniche al 17esimo piano destinate agli apparati di telefonia mobile. Sono previste una serie di attività di adattamento del complesso immobiliare ad opera di Tim sulla base delle richieste ricevute. La firma del contratto avverrà entro 15 giorni.

Più spazio a disposizione

Tutti risolti i problemi della logistica giudiziaria a Bari? «Avremo più spazio a disposizione e quindi più aule per i cittadini – afferma Angelo Salerno, presidente dell’associazione nazionale magistrati Bari - verranno aumentate le aule nella prima torre spostando gli uffici dei magistrati verso i piani superiori e saranno inserite anche aule nella seconda torre».

L’ottavo piano destinato alla procura europea è già allestito ma al momento non sono stati nominati magistrati per il distretto di Bari, quindi non è utilizzata. «Faremo entro questo mese – riprende il presidente Salerno - un sopralluogo con il sottosegretario alla giustizia Francesco Paolo Sisto e con l’avvocatura proprio per renderci conto di come saranno gli spazi a disposizione e come intendono ripartirli.

In entrambe le torri verranno eseguiti dei lavori. Sia quella occupata, per modificare i piani e creare aule per udienze e sia in quella di destinazione per predisporre gli ambienti».

Un po' di ossigeno

Una boccata di ossigeno anche alla luce degli innesti di qualche mese fa dei funzionari dell’ufficio del processo. A fianco dei 63 magistrati e 107 amministrativi a febbraio scorso sono entrati 77 funzionari in corte d’appello, 59 nel tribunale civile e 39 in quello penale (questi ultimi nella torre Tim di viale Dioguardi). «I problemi della logistica per quanto riguarda i funzionari dell’ufficio del processo sono stati superati – sostiene il presidente della corte d’appello, Franco Cassano – ora piuttosto resta il problema della formazione di questi funzionari, che va affinata».

Quanto al Parco della giustizia Cassano ricorda che fra poco scadranno i termini del concorso di progettazione e infatti il 13 giugno sarà pubblicata la graduatoria provvisoria e il 28 proclamato il vincitore. Una volta conosciuto il nome del progettista e relativo progetto di fattibilità tecnico-economica (pfte) dell’intero complesso, si dovrà procedere all’approvazione del progetto definitivo del primo lotto (tribunale penale e procura) e questo avverrà entro novembre 2022.

Il progetto

Il progetto di fattibilità non riguarderà solo il primo lotto ma l’intero complesso costituito da 6 lotti. La progettazione è unica per l’intera opera. Terminata a novembre questa fase si passerà alla fase 2 e cioè l’appalto integrato per la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori del primo lotto, tribunale penale, procura e realizzazione del Parco. Termine di consegna: 30 giugno 2025. Un traguardo agognato da molti.

«Lo sentiamo come cittadini prima che come magistrati – riprende Salerno - perché un’istituzione così importante non penso possa essere stipata in locali che per quanto dignitosi però nascono con una finalità diversa. Noi oggi siamo costretti a fissare le udienze con tempistiche più lunghe perché non ci sono aule a sufficienza per tutti i giudici. I disagi sono non pochi sia per i magistrati che per gli utenti». Contraria al Parco della giustizia è Buona Destra Puglia che lancia anche una proposta alternativa. «Un movimento quotidiano di circa 5mila auto verso gli uffici giudiziari- sottolinea il coordinatore pugliese Giuseppe Romito - in una zona che presenta già diverse criticità, con tre arterie d’ingresso verso la città che si congestionano ogni giorno. A questo punto, non sarebbe più opportuno il quartiere fieristico?».

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