«Giovani e mafia nella Bat, emergenze ignorate»: l'allarme della Procura

Striscione dedicato al giovane 26enne ucciso in una discoteca di Bisceglie
Striscione dedicato al giovane 26enne ucciso in una discoteca di Bisceglie
di Viviana MINERVINI
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Martedì 9 Novembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11:54

«Sarà intransigente e rigorosa l’attività di verifica sull’effettiva sussistenza delle condizioni di sicurezza della struttura interessata dall’episodio». È ciò che emerso dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto della Bat, Maurizio Valiante, all’indomani del ferimento ai danni di un 26enne barese all’interno di una nota discoteca di Bisceglie. I carabinieri stanno lavorando strenuamente per rintracciare il responsabile delle sei coltellate inflitte al giovane, per motivi in corso di accertamento. Durante il comitato, a cui hanno partecipato i vertici provinciali delle forze di polizia, il presidente della provincia Bat, Bernardo Lodispoto, il sindaco Angelantonio Angarano e il commissario straordinario della Asl Bt, Alessandro Delle Donne, è stata pianificata una «intensa azione di contrasto in modalità interforze».

Il delitto Lasala


Quest’ultimo episodio di violenza, che arriva ad una settimana dall’omicidio del 24enne Claudio Lasala avvenuto nel centro storico di Barletta al termine di un litigio, «ripropone ancora una volta la necessità di prevenire e contrastare ogni forma di devianza giovanile attraverso iniziative di formazione ed informazione rivolte alle famiglie ed agli studenti, con l’apporto di tutte le componenti socio-economico-istituzionali del territorio». Per questo, la Prefettura è «in procinto di varare un’iniziativa con le associazioni di categoria dei locali di intrattenimento per rafforzare le misure sul rispetto delle condizioni di sicurezza all’interno delle predette strutture».
«Il problema richiede una vera e propria rete che agisca su tutti i fronti, partendo da quello sociale – ha commentato il sindaco Angarano -. Per questo si è condivisa la necessità di un potenziamento dei piani d’ambito per la prevenzione e il contrasto del disagio sociale, favorendo l’inclusione attraverso il coordinamento di attività di formazione, informazione e presa in carico delle situazioni critiche». 
Infatti, proprio da Bisceglie, partirà il tour del progetto “Testimoni di legalità attiva”, promosso dalla Prefettura con l’Ufficio Scolastico Regionale, rivolto agli studenti, che si propone di stimolare i giovani e il mondo della scuola invitandoli a gareggiare producendo elaborati sui temi della legalità, della giustizia, della libertà e della cittadinanza attiva nelle sue molteplici espressioni. 
Il tema relativo all’emergenza giovanile nella Sesta provincia pugliese è stato tema di dibattito anche in Regione, dove ieri si è svolta una commissione convocata per discutere i fenomeni criminali del territorio. «I recenti fatti avvenuti a Barletta e Bisceglie, il fatto che si possa pensare di reagire con un coltello in un bar, che si possa andare in discoteca armati, sono indicativi di un problema nella fascia dei giovani. Credo che da parte delle istituzioni investire sulle politiche giovanili sia la strada giusta», ha detto il capo della procura di Trani, Renato Nitti, in riferimento all’omicidio del 24enne Claudio Lasala, avvenuto a Barletta all’esterno di un bar nel centro storico nella notte del 30 ottobre, e il ferimento di un 26enne all’alba di domenica 7 novembre in una discoteca a Bisceglie.
Nel caso di Barletta «le videocamere hanno avuto una importanza decisiva, come decisivo è stato il coraggio di alcuni di testimoniare. Da questo punto di vista la Regione può darci un contributo importante per potenziare i sistemi di videosorveglianza». 
E proprio dai banchi della regione il presidente del gruppo Pd, Filippo Caracciolo, ha rimarcato che «Serve fare squadra tra le istituzioni per meglio garantire quella operatività che serve a dare sicurezza ai cittadini» e «vogliamo che siano predisposti protocolli attuativi. Non è più tempo di semplici accordi formali o indicazioni di intenti. Non è più possibile perdere tempo, è troppo pericoloso». 
«Presto arriveranno altri uomini e donne che presteranno servizio nel nostro territorio – ha annunciato il deputato (Pd) biscegliese Francesco Boccia -.

Ma il duro e costante lavoro delle forze dell’ordine rischia di essere vanificato da chi si gira dall’altra parte. Mai come in questo momento le istituzioni, a tutti i livelli, devono essere unite per ripristinare un clima di convivenza civile sul territorio, isolando sul nascere ogni focolaio di violenza, senza far percepire debolezze, divisioni o giocare allo scarica barile sulle responsabilità».

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