Foto con slogan in processione, polemica sui social. Ed è scontro tra la Curia e Minervini

Foto con slogan in processione, polemica sui social. Ed è scontro tra la Curia e Minervini
di Danilo DE ROBERTIS
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Martedì 21 Giugno 2022, 05:00

Non c’erano molti dubbi sul fatto che gli ultimi giorni di campagna elettorale a Molfetta sarebbero stati intensi, ma le vicende delle ultime ore sono andate anche oltre le aspettative. Tutto parte naturalmente dal ballottaggio che domenica 26 giugno contrapporrà Tommaso Minervini a Lillino Drago per la fascia di sindaco della prossima amministrazione comunale a Molfetta.

La polemica sui social


Ad infiammare di più il banco è stata la polemica scoppiata sui social nelle scorse ore quando sulla profilo social ufficiale di Minervini sono state pubblicate alcune foto, con tanto di slogan elettorale, tra le quali comparivano anche degli scatti della processione del Corpus Domini che si è tenuta domenica per le vie della città.

Poco dopo le foto sono state rimosse ma, come è noto nel mondo dei social media, anche una cancellazione non oscura la possibile scia di critiche. Commenti negativi e anche contenuti a sfondo satirico hanno accompagnato il post del sindaco uscente, poi bacchettato anche dalla stessa Diocesi con una nota: «La diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi insieme al suo vescovo mons. Domenico Cornacchia e l’intero presbiterio della città di Molfetta prendono le distanze sull’uso strumentale di alcune foto della processione del Corpus Domini, svoltasi il 19 giugno, apparse su alcune pagine social, in vista del prossimo ballottaggio. Pertanto, senza alimentare ulteriori polemiche, invita quanti sono coinvolti nella competizione elettorale ad attenersi al patto morale già richiesto dalla nostra diocesi il 29 aprile scorso nel quale si impedisce l’uso di simboli sacri, nonché del nome o delle immagini di don Tonino per la propaganda elettorale».

Le scuse di Minervini


A gettare acqua sul fuoco è stato poi proprio Minervini con una nota di scuse per provare a chiudere definitivamente la questione: «Chiedo personalmente scusa, a nome del mio staff tecnico, in merito alla pubblicazione di alcune foto specifiche della processione del Corpus Domini, per la pubblicazione avvenuta per alcuni istanti e immediatamente rimossa, come tempestivamente comunicato ad alcuni esponenti della Diocesi. Si è trattato di un incidente tecnico che, invece, è stato strumentalizzato politicamente pur essendo stato non intenzionale e immediatamente eliminato. Ci scusiamo ancora per l’errore materiale».
Tornando alla sfida politica, già nei giorni scorsi si è delineato un quadro abbastanza chiaro della situazione, sebbene non ufficializzato formalmente da tutte le parti in causa. A parte il senatore Antonio Azzollini, voce e volto di Forza Italia, nessuno ha dichiaratamente espresso la volontà di sostenere Drago nel voto di domenica prossima. In sostanza, però, la situazione ha preso una direzione quasi inevitabile alla luce delle percentuali risultanti dal voto del primo turno. Solo un fronte unico anti-Minervini può regalare una certa imprevedibilità all’esito finale del prossimo voto: in questo senso, quindi, remeranno le altre forze politiche pur senza esporsi pubblicamente.

L'ex sindaco Azzolini


Proprio l’ex sindaco Azzollini ha espresso il tutto in maniera sintetica ma precisa: «L’obiettivo è andare oltre Minervini quindi siamo disposti a scendere a compromessi con chi ha idee politiche diverse dalle nostre». 
Di un avviso simile ma meno esplicito è stato Adamo Logrieco, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia che ha fornito la prospettiva del proprio gruppo in vista del ballottaggio: «Ora è il momento di guardare avanti e il primo appuntamento decisivo sarà quello di domenica 26 giugno, in cui la Cittadinanza sarà chiamata a eleggere il sindaco di Molfetta. Noi di Fratelli d’Italia rimarremo coerenti con la nostra coscienza di cittadini desiderosi di battersi per il bene di Molfetta e dei molfettesi, senza tentennamenti, candidandoci a sostituire la classe politica logora e stantia, che da decenni è radicata nel Palazzo di Città. Non ci sono apparentamenti politici di alcun genere in vista del ballottaggio e invitiamo il nostro elettorato a votare con responsabilità e secondo la propria coscienza».

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