Le fontane degli sprechi: il Comune paga la polizza ma sono spente da 15 anni

Le fontane degli sprechi: il Comune paga la polizza ma sono spente da 15 anni
di Samantha DELL'EDERA
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Venerdì 10 Febbraio 2023, 07:33 - Ultimo aggiornamento: 07:35

Era il 2007 quando con 360mila euro l'allora amministrazione comunale di Bari, guidata dal sindaco Michele Emiliano, decise di realizzare 15 "fontane d'acqua" in mare, vicino ai frangiflutti del lungomare Nazario Sauro. A promuovere l'intervento era stato l'allora vicesindaco Emanuele Martinelli, tanto che le fontane o "alberi d'acqua" furono ribattezzate le "fontane di Martinelli". I getti d'acqua furono accesi per diversi mesi e colorati anche in base alle varie occasioni.

Ma con il tempo i problemi cominciarono a presentarsi: il sistema di pompaggio subiva le conseguenze di essere appunto sott'acqua e la manutenzione cominciò a diventare piuttosto onerosa. Tanto che le fontane iniziarono prima a non funzionare e successivamente vennero spente. Nel 2015 il Comune decise di predisporre un progetto di manutenzione straordinaria da 160mila euro con una spesa già sostenuta di oltre 600mila euro solo nei precedenti tre anni e mezzo. A quel punto l'amministrazione si fece due conti e decise di mandare in soffitta i maestosi "alberi d'acqua". Il sistema però non è stato mai rimosso e le fontane con i pezzi arrugginiti e gli impianti fatiscenti sono ancora lì in mezzo al mare. E forse molti se ne sono persino dimenticati. Non il Comune che dal 2006, anno in cui la Regione Puglia autorizzò l'amministrazione Emiliano a realizzare i 15 alberi d'acqua, paga una cauzione mediante polizza assicurativa per il riconoscimento della demanialità del bene.

Polizza che veniva costituita il 14 dicembre di quell'anno e che prevede un piccolo stanziamento annuale che però va avanti da allora.

L'atto di ieri

L'ultimo atto risale proprio a ieri quando con una determina dirigenziale il Comune ha pagato 102,99 euro alla compagnia assicurativa. Insomma le fontane del lungomare pur non essendo attive continuano a fare spendere soldi all'amministrazione comunale. Più volte si è paventata la possibilità di rimuoverle almeno per cercare di riutilizzare le pompe per ricambi di altre fontane ornamentali. Ma per il momento nulla è stato fatto. Negli anni non sono mancate anche durissime polemiche. Come quelle sollevate nel 2014 dai Cinque Stelle che hanno da sempre puntato il dito contro la scelta di Emiliano e Martinelli di portare avanti il progetto. Un progetto che, nei primi giorni di accensione e di funzionamento, fu comunque apprezzato da turisti e residenti che non rinunciavano a scattare selfie- ricordo.

«Gli sfavillanti zampilli d'acqua che dovevano ammaliare il lungomare e la fantasia dei baresi - scrivevano i Cinque Stelle - sono ormai un lontano ricordo. Ma quanto sono costate le fontane di Martinelli? Con quali soldi? Come sono state smaltite le relative attrezzature ormai abbandonate da anni? Ha risposto qualcuno per questo scandalo "a mare aperto"?», tuonavano i pentastellati. Alla fine le fontane sono finite nel dimenticatoio ma prima o poi l'amministrazione dovrà prendere una decisione sul futuro di questi getti d'acqua illuminati anche da luce di diverso colore.

Proprio sulla questione "luce" alcuni surfisti e amanti del sup nel 2021 avevano fotografato ciò che era rimasto di queste pompe d'acqua con dei fari ancora accesi. Anche in quel caso non mancarono le polemiche e il Comune corse ai ripari. La riattivazione comunque viene quasi del tutto esclusa, proprio a causa degli altissimi costi di manutenzione, quindi diventa sempre più probabile l'ipotesi dello smontaggio e del tentativo di recuperare delle parti ancora utili. Nel frattempo però l'amministrazione continua a pagare per una polizza assicurativa sottoscritta nel 2006 ed ancora in vigore.

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