Gli spaghetti all'assassina censurati da Facebook. Proprio ora che la ricetta - che compare in un libro di Gabriella Genisi e in una puntata della fortunata serie di Lolita Lobosco - vive un momento di revival.
L'algoritmo blocca la pubblicità
Così, due giovani pugliesi inventano la box di questo piatto delizioso, che può essere spedita in tutto il mondo e che grazie a un prodotto inserito semipronto, si cucina in appena sei minuti. Peccato, però, che per Facebook (e Instagram, che fa capo sempre a Zuckerberg) quella box sia "contenuto per adulti". E su questo presupposto ne blocca la sponsorizzazione.
A quanto pare - come riporta Repubblica Bari - il'algoritmo di Instagram e Facebook censura in automatico la parola "assassina", ma purtroppo non c'è un sinonimo per indicare quella ricetta.
Il protagonista della "beffa"
"Abbiamo mandato più e-mail per far sbloccare la sponsorizzazione - racconta Beppe Girone (uno degli ideatori della box) a Repubblica Bari - e siamo in contatto telefonico con uno di Meta. Ci dice di continuare a fare la richiesta fino a quando non la vedranno e la approveranno, ma poi dobbiamo sperare che il valutatore umano lo capisca, il nostro richiamo".