Evasione fiscale: sequestrati i beni a dentista

Evasione fiscale: sequestrati i beni a dentista
2 Minuti di Lettura
Mercoledì 16 Novembre 2022, 17:07 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 02:55

Evasione fiscale: sequestrati beni per oltre 800mila euro ad un dentista pugliese.  Avrebbero creato una contabilità parallela, con l'obiettivo di occultare somme di denaro ottenute senza il rilascio della fattura. Per questo la Guardia di finanza ha sequestrato beni per 846mila euro ad un odontoiatra di Casamassima, in provincia di Bari, Giuseppe Azzone, di 57 anni, e per 329mila euro all'ingegnere informatico di Palo del Colle, sempre in provincia di Bari, Tommaso Carbone, di 57. La misura, eseguita dal finanzieri del Comando provinciale di Bari ed emessa dal Gip del Tribunale di Bari su richiesta della Procura della Repubblica, contesta il reato di dichiarazione fraudolenta per gli anni d'imposta dal 2015 al 2019.

Il sistema di contabilità

Secondo l'accusa, l'odontoiatra avrebbe omesso di indicare nelle dichiarazioni fiscali parte dei compensi percepiti utilizzando un programma gestionale, ideato dall'ingegnere informatico titolare della "Tomproject srls", per la tenuta di un sistema di contabilità parallelo e occulto affiancato a quello ufficiale.

In particolare, dalle indagini è emerso che il software sarebbe stato creato e progettato per il mantenimento di due distinti archivi informatici: uno «interno» definito «gestionale», contenente i «dati in chiaro» con relativa emissione della fattura fiscale, e uno «esterno» chiamato «storico», memorizzato su supporti esterni facilmente rimovibili, per raccogliere «i dati nella loro totalità» e, dunque, anche quelli relativi alle operazioni non annotate nella contabilità ufficiale del professionista.

Significativi elementi di riscontro - secondo l'accusa - sono stati acquisiti anche dai pazienti che hanno dichiarato di aver versato, sistematicamente e nel tempo, cospicui importi in contanti per le prestazioni sanitarie ricevute, senza il rilascio della ricevuta fiscale. Il procedimento, oltre ad Azzone e Carbone, è anche a carico della società Tomproject, che è indagata per la responsabilità amministrativa delle persone giuridiche.

© RIPRODUZIONE RISERVATA