Evasione, a Bari i furbetti della tassa dei rifiuti nel 2021 “costano” oltre 13 milioni

Evasione, a Bari i furbetti della tassa dei rifiuti nel 2021 “costano” oltre 13 milioni
di Samantha DELL'EDERA
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Sabato 23 Aprile 2022, 08:06 - Ultimo aggiornamento: 08:10

Accertati dalla lotta all'evasione crediti di 13 milioni di euro nel solo 2021. Questo uno dei dati inseriti nel rendiconto di gestione del Comune di Bari illustrato ieri dall'assessore all'Economia e bilancio Alessandro D'Adamo e dal direttore della ripartizione ragioneria generale Giuseppe Ninni. La maggior parte dei crediti che il Comune vanta riguarda la Tari (tassa dei rifiuti). Di questi 13 milioni, nel 2021 ne sono stati recuperati cinque.

«Per i residui attivi relativi a crediti di natura tributaria - spiega l'assessore D'Adamo - la consistenza finale registra un decremento rispetto a quelli finali 2020. Si passa, infatti da residui attivi finali, a dicembre 2020, pari a 165 milioni di euro a residui attivi finali, a dicembre 2021, pari a 156 milioni.

La maggior parte è ascritta ai crediti Tari, per i quali in analogia al 2020 la scadenza dell'ultima rata di pagamento del tributo è stata fissata a marzo 2022. L'andamento delle riscossioni 2021 da entrate tributarie restituisce un confortante risultato positivo rispetto al 2020 (+13%)».

Gli altri numeri

Altro aspetto importante del rendiconto di gestione riguarda le spese di investimento ossia i milioni investiti ad esempio nei cantieri: in tutto il 2021 il Comune ha investito in opere pubbliche 100 milioni di euro, 36 su investimenti già avviati e 64 su quelli previsti e reimputati in base al cronoprogramma di spesa. Il Comune di Bari ha chiuso quindi i conti del 2021 registrando l'aumento del fondo di cassa finale e il miglioramento del risultato di amministrazione. Nonostante le minori entrate a causa della pandemia Covid.

«La gestione finanziaria 2021 è stata caratterizzata ancora, come per il 2020, dai gravi effetti conseguenti alla pandemia Covid-19 - aggiunge l'assessore D'Adamo -. Effetti prevedibili, sia in termini di minori entrate sia di maggiori spese. Questo nuovo dato però è stato fronteggiato con un'oculata programmazione e una politica tariffaria che ha cercato di andare incontro ai cittadini e alle imprese attraverso una graduata partecipazione dello Stato con specifiche misure di sostegno». Complessivamente, la perdita di gettito di entrate 2021 rispetto al 2019, per effetto dell'emergenza epidemiologica da Covid, è stata di circa 6,8 milioni di euro. Nonostante queste minori entrate, non sarà intaccato il bilancio di previsione 2022 /24.

«La condizione di sostanziale salute di cui godono i conti del Comune - prosegue l'assessore - ci permette di affrontare con forza e determinazione la programmazione e la gestione del bilancio di previsione 2022/2024 attraverso cui, tenendo conto degli eventuali strascichi sull'economia connessi all'emergenza sanitaria e agli effetti conseguenti alla guerra in Ucraina, dobbiamo essere in grado di mettere in campo ogni possibile intervento teso a garantire i maggiori benefici alla collettività amministrata».

La disponibilità di cassa complessivamente dell'ente al termine dell'esercizio si attesta nella misura di oltre 270 milioni, con un incremento del 15% circa rispetto al 2020 (234 milioni), del 23% circa rispetto al 2019 (219 milioni), del 35% circa rispetto al 2018 (199 milioni), del 52% circa rispetto al 2017 (177 milioni). Continua a mantenersi basso il debito di finanziamento dell'ente. «Rispetto alle 12 città italiane con maggiore densità demografica - conclude l'assessore - il Comune di Bari continua a detenere un valore da indebitamento tra i più bassi in assoluto». Virtuoso il Comune anche sul fronte dei pagamenti alle imprese con una media di 18, 44 giorni dalla data di scadenza delle fatture all'effettivo pagamento.
 

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