Esplode il petardo con cui stava giocando: 13enne perde la mano. Urla e facce terrorizzate tra gli amici

Scene terribili in Villa comunale: l’adolescente aveva raccolto l’ordigno in centro. In pochi istanti le urla e la paura

Il luogo della tragedia
Il luogo della tragedia
di Viviana MINERVINI
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Lunedì 8 Maggio 2023, 21:41 - Ultimo aggiornamento: 9 Maggio, 14:51

Un dramma si è consumato nella Villa comunale di Modugno, in provincia di Bari. Un 13enne che era al parco stava giocando con un petardo - ancora non è chiaro se fosse suo o se l'avesse trovato al suo - quando è esploso ferendolo gravemente. Secondo i testimoni che hanno assistito alla scena il ragazzino era intento a passare il petardo da una mano all'altra, probabilmente credendolo inesploso, quando è avvenuto l'incidente.

Le testimonianze e i soccorsi


Il gioco, la curiosità, la scoperta, che può trasformarsi in tragedia. Si può riassumere così quanto accaduto nel pomeriggio di ieri a Modugno, nel Barese, quando un ragazzino di 13 anni, a causa dello scoppio di un ordigno ha perso la mano destra e parte dell’avambraccio.

Una vera e propria tragedia, partita da una normale passeggiata pomeridiana tra amici. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’adolescente era uscito con altri tre compagni. 

 

Mentre erano a zonzo nel centro storico della città, si sarebbero imbattuti in un immobile abbandonato, a piano terra, con un piccolo giardino, delimitato da una ringhiera in ferro a maglie larghe. Il 13enne, incuriosito, è riuscito ad entrare e, sul vialetto, avrebbe trovato un ordigno. Nonostante i compagni fossero restii e avessero invitato l’amico a lasciarlo lì, il ragazzo si sarebbe procurato un accendino per poi avvicinarsi in piazza Garibaldi, convinto di farlo esplodere. Cosa che è accaduta, non appena il piccolo si è avvicinato nello spazio dell’anfiteatro della villa comunale. Non poteva immaginare si nascondesse un pericolosissimo ordigno. 

L'esplosione avvenuta in pochi istanti 


Tutto è accaduto in pochi istanti: il suono sordo di quella piccola bomba si è sentito da isolati di distanza. E poi il sangue a fiotti, le urla, la paura, lo sgomento, le facce terrorizzate e l’arrivo dei soccorsi. In una manciata di minuti i soccorritori del 118 hanno trasportato in codice rosso il giovane al Policlinico di Bari. Una équipe di medici lo ha operato, non solo per ripristinare l’arto, ma anche per curare le lesioni al torace, procurate dallo scoppio. 
Attualmente è ricoverato in prognosi riservata. Il personale della Asl di Bari è intervenuto sul posto per recuperare i resti dell’arto, messi in sicurezza grazie agli agenti della polizia locale che hanno transennato l’intera zona.
I carabinieri approfondiranno le indagini per comprendere perché quell’ordigno fosse stato abbandonato lì e soprattutto di quale materiale fosse composto.

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