I costi della energia elettrica per la Asl di Bari sono triplicati quest’anno rispetto al 2021: tra gennaio e settembre 2022 sono stati spesi 20 milioni e 763mila euro rispetto ai 6 milioni e 579mila euro dello stesso periodo del 2021. Da qui la decisione dell’azienda pubblica di intervenire contro gli sprechi per garantire i servizi essenziali quale l’assistenza sanitaria alle persone.
Il manuale delle buone pratiche
E’ stato stilato dall’Asl un “manuale” con le buone pratiche da adottare in ospedali, ambulatori ma anche negli uffici per far fronte al caro energia e contribuire al risparmio energetico. La ASL di Bari ha approvato un vademecum destinato ai propri dipendenti con le azioni quotidiane che sensibilizzano ad un utilizzo contenuto e intelligente dei vari strumenti di consumo, dal computer alle luci, dall’ascensore ai climatizzatori. “Per assicurare l’assistenza sanitaria ospedaliera e territoriale in una provincia come quella di Bari con 1 milione e oltre 200mila abitanti – spiega il direttore generale Antonio Sanguedolce - la Asl necessita di ingenti quantità di energia che, a causa della crisi internazionale, ha costi piuttosto elevati che incidono sul bilancio”.
Strategie per la riduzione dei consumi
Sono stati individuati 25 responsabili delle “buone pratiche” per il risparmio energetico, a loro spetta il compito di predisporre una rete di operatori addetti alla divulgazione e sensibilizzazione delle buone pratiche.