Emorragia post-operatoria e il paziente morì: due medici e quattro infermieri a processo

Emorragia post-operatoria e il paziente morì: due medici e quattro infermieri a processo
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Martedì 19 Aprile 2022, 21:36 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 18:07

Non avrebbero diagnosticato in tempo una emorragia dopo un intervento chirurgico di 'plastica secondo Rives' per un laparocele mediano ipogastrico, cioè un'ernia addominale. Medici e infermieri della clinica Mater Dei di Bari si sarebbero accorti della complicanza post-operatoria dopo più di 12 ore, «quando ormai lo shock era in fase irreversibile» si legge negli atti, così causando il decesso del paziente, il 55enne Diego Francesco Nitti.

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La vicenda in tribunale

La vicenda risale al febbraio 2015. Per il reato di concorso in omicidio colposo sono a giudizio dinanzi al Tribunale di Bari i due medici e i quattro infermieri che operarono e poi seguirono il paziente nelle ore successive all'intervento. Nel processo sono costituiti parti civili la moglie e i figli della vittima. I due medici imputati sono Enrico Restini e Sara Blasi, che operarono il 55enne la mattina del 5 febbraio 2015 nel reparto di Chirurgia generale dell'ospedale barese. I quattro infermieri coinvolti nel procedimento sono Anna Petruzzellis, Angelo Antonio Colaianni, Nicoletta Calabrese e Ivan Leccese. «Un più attento monitoraggio post-operatorio - ritiene la Procura - avrebbe ridotto drasticamente le probabilità del decesso e comunque lo avrebbe reso meno possibile». L'emorragia è infatti - sostiene il pm - una complicanza prevedibile, ma dalle 13.30 alle 2 del mattino successivo il personale sanitario non avrebbe «mai controllato i parametri vitali del paziente», nonostante lamentasse «malessere diffuso». Solo in piena notte sarebbe stato sottoposto a elettrocardiogramma d'urgenza a seguito del quale sarebbe stato portato nuovamente in sala operatoria «per revisione della ferita chirurgica». Inutili sarebbero state le manovre rianimatorie dopo l'arresto cardiocircolatorio, fino al decesso all'alba. Dopo oltre 7 anni dai fatti il processo è alle battute finali.

Si tornerà in aula l'11 maggio.

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