Bari, doppi ingressi a scuola (per ora). Ma è già corsa al riparo per il mese di ottobre

Bari, doppi ingressi a scuola (per ora). Ma è già corsa al riparo per il mese di ottobre
di Enrico FILOTICO
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Domenica 19 Settembre 2021, 18:49 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 10:00

Si tornasse al turno unico come decisione finale, immaginando uno sforzo delle aziende di trasporto dovremmo supporre che i mezzi viaggerebbero comunque tutti all'80% di capienza come da norma. A questo punto gli studenti sono tutti a scuola, rimane il dubbio se saranno comunque in aree sufficientemente grandi da potersi avere quel distanziamento necessario.

La posizione dei presidi

«Le scuole possono sempre pensare di differenziare gli ingressi per gli studenti, facendo seguire loro percorsi separati», spiega Roberto Romito, Presidente dell'Associazione Nazionale Presidi. Negli scorsi giorni, l'Anp aveva avuto un incontro con la Prefetta di Bari, Antonia Bellomo da cui erano scaturite queste parole, «abbiamo fatto presente a il Prefetto, Antonia Bellomo, come da tempo il problema si sia arenato sulla grande rigidità mostrata dal sistema dei trasporti - sulla quale il Prefetto ha concordato - e che la soluzione trovata a Bari dia invece per scontata l'inesauribile flessibilità del sistema scolastico e delle famiglie degli studenti che se ne avvalgono». Negli scorsi giorni Asstra per voce del presidente Colamussi aveva denunciato esattamente la stessa cosa nei confronti della scuola. Una forte rigidità che anche in quell'occasione sarebbe condivisa da tutte le parti in causa.
«Abbiamo inoltre lamentato, come già in passato, il fatto che dopo più di un anno di dibattiti, leggi, decreti, delibere e robuste iniezioni di risorse nel sistema dei trasporti (da ultimi, i 680 milioni di euro del decreto sostegni-bis e la possibilità di ricorrere a mezzi aggiuntivi nella disponibilità di aziende private, prevista dallo stesso decreto) poteva sicuramente farsi di più e meglio», conclude Romito nella nota. La decisione della Prefetta di avallare la richiesta dei trasporti che in un primo momento sembrava aver pacificato il discorso ha invece fatto esplodere la rabbia della scuola.

Sebbene, al momento, per voce dello stesso Romito le scuole non abbiano comunque in programma nessuna misura di ulteriore contenimento, qualora il numero degli utenti all'ingresso dovesse essere del 100%. Salvo, ha sottolineato il presidente, quelle che hanno dovuto seguire fino ad ora. Igienizzazione delle superfici, mascherina indossata sempre e areazione degli spazi di condivisione, indicazioni che ormai anche i banchi conoscono.

La politica


Come un fulmine a ciel sereno è intervenuto anche il Segretario pugliese del Pd, Marco Lacarra che ha aperto in maniera incondizionata alle scuole «Il Partito Democratico della Puglia è vicino al mondo della scuola ed è consapevole delle complicazioni che deriveranno dall'ordinanza del Prefetto di Bari che impone uno scaglionamento orario degli ingressi nelle scuole superiori di secondo grado della città metropolitana di Bari al fine di non caricare eccessivamente le linee di trasporto gravate dalla riduzione all'80% della loro capienza per fronteggiare il rischio di contagio da Covid-1». Una nota dura che arriva diretta alla scrivania della Prefetta, dopo che nelle ultime era stata proprio Bellomo ad aprire ad una temporaneità del provvedimento. Era stata indicata proprio la prima decade di ottobre come tempo entro cui riaggiornare il tavolo. Probabilmente per capire i numeri dei contagi tra gli studenti, considerato che in altre regioni già alcune classi sono state rimandate in Dad.
«Chiediamo quindi al Prefetto di Bari una valutazione più approfondita su questo tema. Invitiamo al contempo il governo regionale a istituire subito un tavolo tecnico al fine di stimare e proporre soluzioni alternative per i trasporti, in modo che questo anno scolastico possa cominciare al meglio conclude il segretario dem -. I nostri giovani, i docenti, il personale ATA, i Dirigenti hanno bisogno di ritrovare la serenità per andare avanti e anche recuperare il tempo perduto».
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