Disegni e chiacchiere con i medici mentre viene operata: al Policlinico di Bari, intervento perfettamente riuscito

Disegni e chiacchiere con i medici mentre viene operata: al Policlinico di Bari, intervento perfettamente riuscito
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Mercoledì 7 Aprile 2021, 17:15 - Ultimo aggiornamento: 8 Aprile, 09:34

Mentre la operavano al cervello, lei ha continuano a disegnare e a colloquiare con i dottori. Un delicato intervento di rimozione di un tumore al cervello con tecnica “awake anesthesia”, cioè ad anestesia locale e con paziente sveglia e cosciente, è stato realizzato al Policlinico di Bari. L'equipe diretta dal professor Francesco Signorelli, direttore dell'unità operativa di neurochirurgia del Policlinico, ha operato una paziente di 38 anni che ha lasciato la sala operatoria senza deficit neurologici ed è stata dimessa dopo una settimana.

La storia

 

La donna era arrivata al pronto soccorso del Policlinico con crisi epilettiche ripetute ogni 2-3 minuti che le causavano anche perdita di coscienza e violenti scosse del corpo. La risonanza magnetica encefalica multimodale aveva messo in evidenza una massa neoplastica nella parte inferiore del lobo parietale destro. Quest'area, se localizzata nell'emisfero dominante, è coinvolta nella produzione e decodificazione del linguaggio.

Tuttavia, anche se localizzata nell'emisfero non dominante, sovrintende all'orientamento nello spazio, alla percezione visiva e anche al disegno. Proprio per monitorare tali funzioni ed evitare successivi deficit neurologici invalidanti, l'intervento è stato eseguito in awake anesthesia, con la paziente sveglia, dalla equipe dei neurochirurghi, in collaborazione con due anestesisti e una neuropsicologa.

«L'intervento - spiega Signorelli - è stato realizzato nonostante le restrizioni dovute alla pandemia che hanno determinato una grave riduzione delle risorse materiali e di personale da destinare al trattamento dei pazienti no-Covid.

Con la perdita di ulteriori risorse di personale destinate alle terapie intensive e senza il supporto dell'intero sistema regionale nella gestione dei pazienti Covid, non potremmo più garantire questi risultati».

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