Dalla viabilità ai roghi di rifiuti: viaggio nel quartiere di Carbonara

Dalla viabilità ai roghi di rifiuti: viaggio nel quartiere di Carbonara
di Elga MONTANI
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Martedì 19 Aprile 2022, 08:37

Da Comune autonomo a quartiere con tanti nodi da sciogliere: viabilità, rifiuti. Inizia così il viaggio nella zona Carbonara a Bari.

Del quartiere Carbonara si hanno tracce nella storia a partire dal 1200. Il suo territorio, abbastanza ampio, si estende verso l'interno e confina a ovest con il comune di Modugno, mentre a sud si trova il vicino, e in qualche modo omologo, Ceglie del Campo. Attualmente si estende su una superficie di quasi 14 chilometri quadrati (i primi cenni storici citati parlavano di un podere di circa cinque chilometri quadrati). Ha una popolazione di oltre 22mila abitanti, e una densità di popolazione pari a circa 1.685 abitanti per metro quadrato.

La storia del quartiere

Fu Comune autonomo fino al 1928, esattamente come Ceglie del Campo. Entrambi furono soppressi con regio decreto del 16 febbraio 1928, emanato da re Vittorio Emanuele III su proposta di Benito Mussolini, per volontà dell'allora podestà di Bari, Araldo di Crollalanza. Carbonara divenne così parte del comune di Bari, come frazione.

Con una delibera del Consiglio comunale del 1970, che divise definitivamente il territorio della città in 17 quartieri, da frazione divenne appunto quartiere. A partire dal 1979, quando il territorio di Bari venne suddiviso in nove circoscrizioni amministrative, fu incluso nella IV Circoscrizione. Nel momento in cui dalle circoscrizioni si passò ai Municipi, Carbonara rientrò, insieme a Ceglie del Campo e Loseto, nel Municipio IV.

La struttura del quartiere


Nonostante siano passati quasi cento anni, da quando Carbonara smise di essere un Comune autonomo, ad oggi, ancora conserva la struttura territoriale e culturale di una zona a sé stante, vicina al centro cittadino, ma spesso lontana dalla città di Bari. Con le sue vie, che molto spesso hanno nomi speculari rispetto a quelli della città, basti pensare alla centrale piazza Umberto, e un dialetto che è peculiare della zona, e distante anche dalla lingua parlata nelle zone ad asso confinante, resta in qualche modo un quartiere che continua ad avere una sua anima autonoma. Questo sentirsi altro da Bari, nel 2010, culminò nella proposta di diventare comune autonomo insieme ai quartieri ad esso più affini, che sono i già citati Ceglie del Campo e Loseto. La proposta, come accadde per Santo Spirito, non andò in porto, ma mentre nel quartiere a nord c'è ancora chi crede nella possibilità dell'autonomia, Carbonara ora lotta per essere maggiormente considerato dall'amministrazione centrale.

San Michele Arcangelo, il santo protettore del quartiere


Tra le cose che distingue Carbonara dalla città di Bari c'è anche il fatto che il quartiere ha un suo santo protettore, ovvero san Michele Arcangelo, e che il suo culto è molto sentito dai carbonaresi (così si fanno chiamare gli abitanti). Ogni anno, eccezion fatta per gli ultimi due quando a causa del Covid i festeggiamenti sono stati solo religiosi, i fedeli, e non solo, del quartiere organizzano la propria festa patronale il 28 ottobre. Si svolge non solo la processione dedicata al santo, ma da tradizione c'è sempre anche un programma civile. L'ultima volta, nel 2019, ci furono tre giorni di festa a partire dal 26 ottobre, fino al 28 ottobre. Gli eventi culminarono con concerti bandistici, spettacoli musicali e fuochi pirotecnici, mentre le vie erano addobbate dalle luminarie. Sul sito del Comune di Bari è possibile leggere che Carbonara viene definito: «una zona abbastanza sviluppata dal punto di vista agricolo, commerciale e artigianale».

I nodi da sciogliere


Non mancano i problemi, uno su tutti, e comune a tutti i territori del Municipio IV, è quello che vede ogni estate le campagne di Carbonara e dei vicini quartieri essere teatro di roghi di rifiuti. Troppo spesso si alzano nuvole di fumo nero, a causa del fatto che nei roghi vengono bruciati principalmente rifiuti come pneumatici e altro materiale plastico, per far spazio ad altri rifiuti. Da anni si sta lottando per venire a capo del problema, ma ogni estate lo stesso si ripresenta in tutta la sua tragica attualità. Carbonara è anche il quartiere dove si trova uno degli ospedali cittadini, il Di Venere, eccellenza in diversi settori, ma è anche quello che lamenta problemi con la viabilità, le strade e che quando piove, come diverse altre zone di Bari, si allaga, facendo diventare impossibile camminare in strada.

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