Due corone di fiori, una per gli adulti e una per i bambini. Questa mattina sono state depositate nel mare di Bari per ricordare le oltre 70 donne, bambini e giovani uomini che pochi giorni fa hanno perso la vita a pochi metri dalla spiaggia di Cutro, nel tentativo di raggiungere il nostro Paese.
La cerimonia è stata organizzata sul molo San Nicola del capoluogo pugliese dalla Cgil Bari alla presenza, fra gli altri, della segretaria provinciale del sindacato, Gigia Bucci, e del sindaco di Bari, Antonio Decaro. Alla cerimonia ha preso parte anche una delegazione di migranti ospitati nel Cara di Bari-Palese e dell'Anpi. «Le persone sono simboli di democrazia e anti fascismo - ha detto Bucci poco prima che i fiori prendessero il mare -. Oggi vogliamo essere vicini alle vittime, alle loro famiglie e anche alle donne di Cutro». Durante la cerimonia alcuni migranti hanno letto poesie e intonato canti nelle loro lingue di origine, poi sono stati liberati in cielo alcuni palloncini bianchi dedicati a chi ha perso la vita nel naufragio.
«Da sindaco non mi sento assolto»
«Davanti al dramma umano che abbiamo vissuto in questi giorni, davanti al dolore, sarebbe facile venire qui e scaricare la colpa su qualcuno. Non lo farò perché non mi sento assolto neanche io per il solo fatto che non sia successo nella mia città e non ne ho una specifica competenza». Lo ha detto il sindaco di Bari, e presidente dell'Anci, Antonio Decaro a margine della cerimonia organizzata questa mattina da Cgil Bari in ricordo delle oltre 70 vittime del naufragio di Cutro.
«Le colpe - ha aggiunto - le stabilirà la magistratura, ma noi oggi siamo qui in maniera simbolica per ricordare ciò che è accaduto: sono morte donne, bambini e giovani uomini che stavano facendo quello che accade da sempre, cioè muoversi per sopravvivere».