Cutro e naufragio migranti, a Bari fiori in mare per le vittime. Decaro: ​«Da sindaco non mi sento assolto»

«Siamo tutti colpevoli, io chiedo perdono a nome mia città»

Cutro e naufragio migranti, a Bari fiori in mare per le vittime. Decaro: «Da sindaco non mi sento assolto»
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Lunedì 6 Marzo 2023, 14:23 - Ultimo aggiornamento: 15:15

Due corone di fiori, una per gli adulti e una per i bambini. Questa mattina sono state depositate nel mare di Bari per ricordare le oltre 70 donne, bambini e giovani uomini che pochi giorni fa hanno perso la vita a pochi metri dalla spiaggia di Cutro, nel tentativo di raggiungere il nostro Paese.

La cerimonia è stata organizzata sul molo San Nicola del capoluogo pugliese dalla Cgil Bari alla presenza, fra gli altri, della segretaria provinciale del sindacato, Gigia Bucci, e del sindaco di Bari, Antonio Decaro. Alla cerimonia ha preso parte anche una delegazione di migranti ospitati nel Cara di Bari-Palese e dell'Anpi. «Le persone sono simboli di democrazia e anti fascismo - ha detto Bucci poco prima che i fiori prendessero il mare -. Oggi vogliamo essere vicini alle vittime, alle loro famiglie e anche alle donne di Cutro». Durante la cerimonia alcuni migranti hanno letto poesie e intonato canti nelle loro lingue di origine, poi sono stati liberati in cielo alcuni palloncini bianchi dedicati a chi ha perso la vita nel naufragio.

«Da sindaco non mi sento assolto»

«Davanti al dramma umano che abbiamo vissuto in questi giorni, davanti al dolore, sarebbe facile venire qui e scaricare la colpa su qualcuno. Non lo farò perché non mi sento assolto neanche io per il solo fatto che non sia successo nella mia città e non ne ho una specifica competenza». Lo ha detto il sindaco di Bari, e presidente dell'Anci, Antonio Decaro a margine della cerimonia organizzata questa mattina da Cgil Bari in ricordo delle oltre 70 vittime del naufragio di Cutro.

«Le colpe - ha aggiunto - le stabilirà la magistratura, ma noi oggi siamo qui in maniera simbolica per ricordare ciò che è accaduto: sono morte donne, bambini e giovani uomini che stavano facendo quello che accade da sempre, cioè muoversi per sopravvivere».

Decaro ha ricordato che «il mare per noi ha sempre rappresentato un'opportunità, fortuna e ricchezza per la nostra città. Per questo non abbiamo mai avuto paura né di queste acque né dei suoi margini, che non abbiamo mai considerato confini ma una sorta di frontiera aperta a tutti».

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