Covid e controlli, il piano per Bari. La prefetta: «I tanti vaccini ci aiutano, ma serve una mano da tutti»/L'intervista

Covid e controlli, il piano per Bari. La prefetta: «I tanti vaccini ci aiutano, ma serve una mano da tutti»/L'intervista
di Elga MONTANI
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Mercoledì 1 Dicembre 2021, 14:12 - Ultimo aggiornamento: 2 Dicembre, 13:27

Emergenza Covid, festività natalizie, voglia di stare insieme e di normalità. La paura di una quarta ondata ha spinto però il Governo ad optare per ulteriori restrizioni e maggiori controlli. In prima linea ci sono i Prefetti, che sul territorio dovranno svolgere un’azione non solo repressiva, ma anche di sensibilizzazione.
Prefetto Antonella Bellomo, un paio di giorni fa c’è stata una riunione che ha visto coinvolti i prefetti con il ministro dell’Interno, Lamorgese. Cosa è emerso da questa riunione?
«Si è trattato di una riunione in videoconferenza. Il ministro Lamorgese era accompagnato dal capo della polizia di Stato, dal comandante generale dell’Arma dei carabinieri, e dal vicecomandante della Guardia di Finanza. Si è trattato di una specie di comitato nazionale allargato, in quanto erano presenti tutti i colleghi dei capoluoghi di regione. Ci sono state date le prime direttive, da trasferire agli altri prefetti di tutta la regione, da applicare in relazione al nuovo decreto-legge. Da decreto è previsto che ciascun perfetto debba pianificare gli interventi di controllo nell’ambito della provincia di competenza. In merito, abbiamo avuto le indicazioni su come pianificare questi interventi, che dovranno abbastanza incisivi, perché l’obiettivo è indurre i cittadini e gli operatori economici ad ottemperare agli obblighi di presentazione del Green Pass. 

Concertone di Capodanno: via libera, ma con restrizioni


In che modo sarà possibile effettuare tali controlli?
«L’indicazione che abbiamo avuto dal ministro, e che seguiremo, è stata quella di coinvolgere gli operatori commerciali. Per questo motivo, domani (oggi, ndr) incontrerò gli operatori di settore, l’associazione degli albergatori, Confcommercio, Confartigianato, ecc… per chiedere loro partecipazione. Io confido nel fatto che, vivendo in un territorio dove oltre il 90% dei cittadini ha aderito spontaneamente alla vaccinazione, tutti condividano con noi l’obiettivo di tenere bassi gli indici di trasmissione del virus e quindi ottemperare con rigore a tutte le prescrizioni previste. Necessaria la collaborazione di operatori e cittadini, che crediamo condividano la necessità delle nuove norme».
Dal 6 dicembre scatta l’obbligo di Green Pass anche sul trasporto pubblico locale, coinvolgerete anche queste aziende?
«Utilizzeremo una pianificazione che ripartirà l’obbligo di controllo fra tutte le componenti, impegnando le forze di polizia e utilizzando anche la polizia locale». 
Per quanto riguarda invece il Natale, ci stiamo avvicinando al periodo delle festività in cui le persone vogliono stare in giro e stare insieme. In che modo sarà possibile convincere le persone a non esagerare e non assembrarsi?
«Tutti noi abbiamo percepito da vicino gli effetti di questa pandemia. Ciascuno di noi ha avuto l’esperienza di un contagio in persone vicine, di gente che è stata in ospedale, che è stata male, che non ce l’ha fatta. Penso che tutti siamo spaventati, anche se è chiaro che ci sia una gran voglia di stare insieme. Noi dobbiamo sempre raccomandare cautela e ricordare che anche all’aperto sussiste l’obbligo della mascherina se non è possibile rispettare la distanza di almeno 1 metro. Speriamo di non doverli convincere con i dati e, quindi, con un incremento dei contagi. Speriamo che il cittadino si convinca che le precauzioni sanitarie, che finora ci hanno consentito una ripresa di tutte le attività, debbano continuare ad essere osservate, perché tutto possa essere consentito. Divertirsi, andare al cinema, andare a ballare, fare tutto quello che ci piace fare va fatto, ma tenendo conto che abbiamo questo nemico che tanto invisibile non è, ed è ancora purtroppo presente tra di noi»
In merito a San Nicola, il prossimo 6 dicembre, come sarà possibile vivere la tradizione rispettando le norme anticontagio?
«Per il 6 dicembre utilizzeremo lo stesso modello utilizzato a maggio. Avremo dei percorsi guidati in entrata e in uscita, una presenza contingentata in Basilica, ci saranno dei presidi delle forze di polizia, della polizia locale e delle altre forze di polizia che vigileranno. La raccomandazione è sempre la stessa, se nella fila non riusciamo a rispettare la distanza, dobbiamo indossare la mascherina che può preservare dal possibile contagio». 
Per quanto riguarda invece il Capodanno, e il concerto in piazza, si sa già quante persone al massimo potranno assistere?
«Non ne abbiamo ancora parlato nel dettaglio, il sindaco ce l’ha appena accennato. Di questo ce ne occuperemo nei prossimi giorni, ma credo che la scelta sia stata quella di avere una manifestazione che segua determinate regole. Quello che dobbiamo imparare da questa situazione tragica è che seguire le regole ci può consentire di continuare ad avere la nostra vita. Fare una manifestazione “regolamentata” e ben disciplinata negli accessi, con posti a sedere e quindi statica, è sicuramente meglio di un festeggiamento libero in piazza. Ci saranno molti curiosi che si affacceranno, ma anche quelli saranno ben disciplinate». 
In conclusione, prefetto, che feste di Natale dobbiamo aspettarci?
«Speriamo che sia un Natale sereno e che sarà possibile trascorrerlo in famiglia, dato che l’anno scorso non c’è stato consentito.

Le famiglie, in gran parte, hanno protetto le persone più fragili e anziane aderendo alla campagna vaccinale. Speriamo in un Natale sereno in cui si riesca a contenere il numero dei contagi».

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