Con l'auto contro un albero: morti tre giovanissimi

Con l'auto contro un albero: morti tre giovanissimi
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Sabato 12 Novembre 2016, 11:03 - Ultimo aggiornamento: 20:18

Tornavano da una festa, sfrecciando a tutta velocità per rientrare a casa intorno all'1,30 di notte e con la musica a tutto volume. Tre giovanissime vite spezzate forse dall'imprudenza a bordo di una Fiat Idea, sulla circonvallazione di Bitetto in direzione Modugno, a pochi chilometri da Bari. I tre - Andrea Albanese di 18 anni, Stefano Moschetti di 19 anni e Vincenzo Miraglia di 20 anni, tutti di Bitetto - sono morti sul colpo dopo aver perso il controllo della macchina ad una curva e aver divelto due alberi di ulivo finendo incastrati sotto uno di loro. A causare il tragico schianto potrebbe essere stata l'elevata velocità, probabilmente oltre i 120 chilometri orari, insieme con l'asfalto reso viscido dalla pioggia. Alla guida della macchina c'era Andrea, il più giovane dei tre, neopatentato. Aveva chiesto l'auto al papà per uscire con gli amici. Al momento dell'impatto uno dei tre ragazzi è stato sbalzato fuori dall'abitacolo mentre gli altri due sono stati estratti dalle lamiere. Quando carabinieri e personale del 118 sono arrivati sul posto, la radio della macchina suonava ancora “a palla”. La musica ad altissimo volume potrebbe aver reso ancor più difficile e confusa una reazione tempestiva alla guida. Quella strada è percorsa spesso dai trattori che raggiungono le vicine campagne, riempiendosi così di terriccio. Una condizione dell'asfalto che, soprattutto in presenza di pioggia, richiederebbe ulteriore prudenza. Sullo stesso tratto di strada, un anno fa, un altro ragazzo morì dopo aver perso il controllo dell'auto finendo contro un albero. Il pm di turno la notte scorsa, Simona Filoni, ha delegato accertamenti tecnici per ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente e ha affidato al medico legale Antonio De Donno l'incarico per gli esami esterni cadaverici e tossicologici, con l'obiettivo di verificare se chi era alla guida avesse assunto alcol o droga. I tre amici erano conosciuti in paese per essere ragazzi esuberanti, come li ha definiti qualcuno, amanti del divertimento e delle feste. Scorrendo i loro profili Facebook, dietro centinaia di messaggi di cordoglio e dolore di amici e conoscenti, ci sono foto e frasi che rappresentano le loro personalità. Qualche giorno prima di morire, Andrea, il più giovane dei tre, aveva scritto: "La vita inizia dove finisce la paura". La frase “Venerdì tragici” corredava invece una foto postata alcuni mesi fa sul profilo di Stefano. Un venerdì tragico come quello in cui questi tre giovanissimi sono morti.

 

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