Falsi certificati per il rilascio delle patenti: arrestati un ufficiale dell'Aeronautica e la collaboratrice

Falsi certificati per il rilascio delle patenti: arrestati un ufficiale dell'Aeronautica e la collaboratrice
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Mercoledì 22 Marzo 2023, 12:05 - Ultimo aggiornamento: 21:19

Un tenente colonnello dell'Aeronautica militare e la sua collaboratrice sono stati sottoposti agli arresti domiciliari poiché coinvolti in una inchiesta sul rilascio di certificati medici per il rilascio/rinnovo di patenti di guida. Sette titolari di autoscuole ed agenzie di pratiche auto sono stati sottoposti all'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria mentre altri quattro loro colleghi sono stati colpiti dal divieto di esercitare la professione per dodici mesi.

I nomi

I due arrestati sono l'ufficiale dell'Aeronautica è Antonio Montanari, 55 anni, di Bari-Palese, e la sua collaboratrice, Yevheniya Zaluha, 40 anni, residente a San Severo (Foggia). 

Tra i destinatari delle altre misure c'è Claudia Costone, 40 anni, di Grottaglie: per un anno non potrà esercitare l'attività di autoscuola o di consulenza di pratiche automobilistiche. Stessa misura, della durata di un anno, per Donato Micchetti, 68 anni di Bitonto (provincia di Bari); Nicola Caputo, 46 anni, residente a Castelnuovo Monterotaro, in provincia di Foggia; Fabio Vasciarelli, 36 anni di San Severo. Obbligo di presentazione alla Polizia giudiziaria, invece, per Carmelo Costone, 85 anni di Grottaglie; Giulia Fanelli, 25 anni, residente a Castelnuovo Monterotaro (Foggia); Egidio Giulio Pazienza, 62 anni di San Severo (provincia di Foggia); Antonio Vasciarelli; 65 anni di San Severo. Stefano D'Apote, 56 anni, residente a Lesina; Andrea Polato, 43 anni, residente a Chioggia (provincia di Venezia)

I provvedimenti, emessi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale, su richiesta della Procura della Repubblica, sono stati eseguiti dai carabinieri a BariFoggia, Taranto e Venezia.

Le accuse nei confronti dei 13 indagati sono, a vario titolo, falso in atto pubblico in concorso; accesso abusivo a sistema informatico; detenzione e diffusione abusiva di codici di accesso a servizi informatici o telematici, commessi a Bari, Foggia, Taranto e Venezia tra il 2021 ed il 2022.

Le indagini

L'esecuzione dell'ordinanza costituisce l'epilogo di una attività investigativa che trae origine da una precedente indagine condotta dal Comando Compagnia di Bari e coordinata dalla Procura Militare della Repubblica di Napoli, nel corso della quale venne rilevato che l'ufficiale medico, nella sua qualità di medico accertatore, tra il 2018 e il 2022, aveva emesso un numero elevatissimo di certificati medici (oltre 40.000) attestanti l'accertamento dei requisiti psicofisici per il rilascio/rinnovo di patenti di guida.  

Le indagini, secondo l'impostazione accusatoria accolta dal gip, hanno svelato che il medico militare, la sua assistente ed i titolari di autoscuole e di agenzie di pratiche auto avrebbero emesso certificati medici falsi utilizzando diverse modalità, a seconda delle esigenze: ad esempio omettendo totalmente di effettuare la visita medica; oppure mediante visite mediche fittizie (poiché i relativi certificati risultavano già precedentemente trasmessi); o ancora mediante visite condotte da terzi senza alcun titolo (la collaboratrice dell'ufficiale gli stessi titolari di autoscuole/agenzie) in accordo con l'ufficiale medico. E infine mediante la cessione a terzi delle credenziali di accesso al sistema informatico del Dipartimento Trasporti Terrestri del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

Dal marzo 2022 ciò sarebbe avvenuto, mediante l'utilizzo delle credenziali di un altro medico abilitato, essendo sopraggiunta nei confronti del tenente colonnello una sospensione cautelare dal servizio a seguito del provvedimento di rinvio a giudizio emesso nell'ambito della vicenda penale incardinata presso la Procura Militare della Repubblica di Napoli, con conseguente sospensione della potestà certificativa per conto della Motorizzazione e inibizione delle credenziali di accesso ai sistemi informatici. 

I vantaggi

I vantaggi conseguiti tramite tale prolungata attività illecita nel suo complesso sono stati molteplici: il medico accertatore, omettendo di effettuare la visita medica oppure delegandola alla propria collaboratrice o al titolare della scuola guida, avrebbe avuto la possibilità di incrementare in maniera esponenziale il numero dei certificati emessi, ognuno rilasciato per un corrispettivo di circa 25/30 euro, conseguendo in tal modo un enorme profitto. Non meno significativi sono stati i vantaggi per i titolari delle autoscuole ed agenzie che, con diversi stratagemmi, sono riusciti a monopolizzare il mercato nei territori dove sono ubicate, primi tra i quali la sicurezza del buon esito e le tariffe concorrenziali in virtù della mancata effettuazione della visita medica e, non da ultimo, il fatto di aver catalizzato presso di loro la presenza di tutti quei soggetti che altrove non avrebbero mai potuto vedere rinnovata la patente di guida, non essendo in possesso dei requisiti minimi previsti. Evidenti le pericolose implicazioni dal punto di vista della sicurezza stradale con gravi potenziali ripercussioni sulla incolumità pubblica, considerando che le certificazioni rilasciate senza il rispetto delle procedure previste in materia di accertamento dei requisiti psicofisici per il rilascio/rinnovo delle patenti di guida, avrebbero consentito il rinnovo di tali titoli anche a consumatori abituali di sostanze stupefacenti, ed a soggetti titolari di invalidità civile che invece si sarebbero dovuti sottoporre, come espressamente previsto, alla valutazione di una Commissione medica locale.

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