Caro-bollette e furti, a Bari va in scena il funerale del commercio

L’associazione La Formica di Carrassi ha organizzato questa mattina il rito per la morte delle attività

Caro-bollette e furti, a Bari va in scena il funerale del commercio
di Elga MONTANI
4 Minuti di Lettura
Venerdì 16 Settembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Settembre, 08:02

Il commercio a Bari sta morendo, o meglio sembra essere già morto. Almeno stando ai manifesti funebri comparsi ieri e fatti affiggere dall’associazione di commercianti “La Formica” di Carrassi che, per questa sera, ha organizzato una manifestazione di sensibilizzazione ai problemi del settore, primo su tutti ora l’aumento dei costi di luce e gas. Sul manifesto funebre si legge: «È venuto a mancare il Commercio Italiano. Ne danno il triste annuncio Enel Energia e Gas. Il rito funebre verrà celebrato venerdì 16 settembre alle ore 9.30 presso il giardino della Chiesa Russa. Si ringrazia quanti ne onoreranno la memoria».

Problemi su problemi

Il riferimento, non velato ma assolutamente esplicito, è proprio all’ultimo problema, in ordine di tempo, che in questo periodo pende sulle teste dei commercianti baresi e non solo, come una spada di Damocle, ovvero il caro bollette (come ormai è stato ribattezzato da più parti). Negli ultimi mesi, infatti, quasi tutti i titolari di attività hanno ricevuto bollette dell’energia elettrica e del gas molto più alte rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in alcuni casi anche triplicate. Molti commercianti via social hanno esposto le loro bollette, che in alcuni casi superavano anche i diecimila euro. Cifre folli e spropositate.

Per non parlare del fatto che, in diversi casi, gli imprenditori hanno denunciato di avere consumato meno rispetto allo stesso periodo del 2021 per trovarsi a pagare cifre altissime.

Una situazione che sta diventando davvero insostenibile, in quanto gli stessi problemi dei commercianti li stanno avendo anche i clienti, anch’essi vittime del periodo storico che stiamo vivendo. Anche i semplici cittadini hanno avuto bollette molto alte, e subiscono l’aumento dei prezzi. Questo diminuisce il potere di acquisto delle famiglie, rendendo il momento ancora più complicato per le attività commerciali, in quanto le stesse famiglie rinunciano a qualcosa per andare avanti. Sembra un cane che si morde la coda, sembra di essere all’interno di un enorme domino in cui ogni tessera cade sull’altra causando una caduta dietro l’altra.

La manifestazione

Per evitare che sulla problematica, per la quale molti commercianti temono che si possa arrivare a diverse chiusure sul territorio, cali il silenzio, le attività commerciali questa sera sono pronte a protestare in maniera pacifica, non solo a Carrassi, ma anche in altre zone della città, come Carbonara. A Carrassi, oltre al funerale previsto per stamattina, i negozi spegneranno le luci delle vetrine e delle insegne a partire dalle 19, e lasceranno acceso solo un cero. «Spegniamo la città – dichiarano gli organizzatori -. Venerdi16 settembre alle ore 19 i commercianti di tutto il Municipio II spegneranno insegne e vetrine per il caro bollette. Fatelo anche voi».

Un modo per far capire anche alla popolazione cosa significa una attività che abbassa per sempre la serranda e si spegne. Ovvero strade buie e meno sicure per tutti, strade che di notte hanno visto colpire 71 volte le vetrine dei negozi del centro città, con furti e spaccate. A Carbonara, invece, i commercianti hanno dato appuntamento a tutti coloro che vorranno partecipare alla manifestazione alle 20, in piazza Umberto, al centro del quartiere. «I forti rincari del prezzo dell’energia stanno mettendo in ginocchio le piccole imprese – sottolineano -. Ad oggi non c’è una flebile speranza che ci porti a pensare che gli stessi possano andare verso il ribasso. Questo significa che all’arrivo delle prossime bollette molti di noi chiuderanno bottega. Non continueremo ad aumentare i prezzi di conseguenza. Non ci siamo al gioco al massacro tra di noi. Per questo, abbiamo chiesto al sindaco, che ci rappresenta, e a tutte le istituzioni, di unirsi a noi, affinché le nostre voci arrivino alle più alte cariche istituzionali per una quanto immediata soluzione».

L'appello

L’appello che arriva da quasi tutti i commercianti cittadini è al Governo, e alle autorità, in quanto sta diventando sempre più necessario che qualcuno intervenga e trovi una soluzione immediata al problema. Le ipotesi che sono state lanciate sono le più disparate, da un blocco dei prezzi ad una moratoria per le bollette come quella realizzata in epoca Covid. «La situazione sta diventando insostenibile, i costi sono assurdi. Rischiamo a breve un crack finanziario», sottolineava un commerciante solo qualche settimana fa. Di sicuro è fondamentale trovare una soluzione per evitare che molte attività finiscano per trovarsi con l’acqua alla gola, e non riescano a far fronte a tali pagamenti. Il rischio che nei prossimi mesi possano esserci chiusure sta diventando sempre più concreto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA