Cantieri e aumento dei prezzi: gli uffici comunali a Bari riscrivono
gli appalti dopo gli incrementi dei costi

Cantieri e aumento dei prezzi: gli uffici comunali a Bari riscrivono gli appalti dopo gli incrementi dei costi
di Samantha DELL’EDERA
4 Minuti di Lettura
Domenica 4 Settembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:49

Cantieri e aumento dei prezzi: gli uffici comunali stanno riscrivendo gli appalti dopo gli incrementi dei costi. Incognita sulla tempistica. ll Comune di Bari sta “riscrivendo” gli importi di tutte le opere pubbliche che devono partire a breve in gara e di quelle già aggiudicate, dopo i rincari delle materie prime e i necessari adeguamenti previsti dal nuovo prezzario regionale.

Le procedure di adeguamento dei costi

Un’operazione complessa, già portata avanti per la riqualificazione del porto di Santo Spirito (con un aumento di spesa di 500mila euro) e per il “parco per tutti” a Torre a Mare (con un aumento di spesa di 287mila euro). «Purtroppo la procedura di adeguamento dei costi di progetto ai nuovi prezzi delle materie prime riguarderà tantissime delle opere pubbliche che saranno cantierizzate nei prossimi dodici mesi – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici, Giuseppe Galasso - gli uffici stanno lavorando senza sosta per cercare di smaltire queste pratiche senza gravare sulle tempistiche progettuali visto che si tratta di opere e di progetti di riqualificazioni molto attese dai cittadini.

Speriamo di poter superare il necessario passaggio in Consiglio comunale in altrettanti tempi brevi e poter andare avanti con gli appalti». Tutti i progetti non andati in gara alla data di entrata del nuovo prezzario devono quindi essere adeguati, mentre per gli appalti già aggiudicati gli aumenti sono previsti da ultimi sviluppi legislativi. 

Quali le opere pubbliche interessate


Tra le opere che subiranno incrementi c’è ad esempio il parco della Rinascita nell’ex Fibronit. Interamente finanziato con tre milioni e mezzo dalla Regione e poco più di 11 milioni di euro grazie al Pnrr, prevede su 43mila e 385 metri quadri di zone fruibili la realizzazione di spazi per bambini, aree concerti, aree per i cani, spazi per lo sport, orti sociali. Sarà costruito anche un ponte per scavalcare i binari e collegare il parco con via Amendola. In questo caso i lavori dovranno iniziare entro dicembre del 2023, per questo gli uffici stanno cercando di accelerare il possibile il nuovo “conteggio”: tutti i progetti, inoltre, dovranno ripassare in Consiglio comunale che dovrà dare il via libera alla spesa “aggiornata”.


Non c’è ancora un piano complessivo sugli aumenti dei costi, perché si sta procedendo passo dopo passo. «Li stiamo adeguando man mano che avanzano i singoli progetti verso il livello esecutivo che va in gara», spiega ancora Galasso. Ad esempio un’altra opera in fase di modifica è la nuova sede dell’Accademia delle Belle arti nell’ex caserma Rossani. Un intervento da 22 milioni e 750mila euro. «Dobbiamo modificare – conclude Galasso – anche gli importi per lavori già pubblicati/aggiudicati, e prossimi all’avvio, quali ad esempio i 5 milioni di euro del bando regionale “Strada per Strada” oppure gli accordi quadro sulle manutenzioni straordinarie delle strade. Stiamo già lavorando sull’adeguamento dei compiti metrici estimativi che tiene conto contestualmente sia dei ribassi di gara sia delle sopravvenienze legislative in materia di nuovi prezzi, confidando di compensarle fra loro».

Gli interventi


Il piano triennale delle opere pubbliche del Comune di Bari riporta 361 interventi per un investimento complessivo di un miliardo e 129mila euro. Saranno quindi decine le opere che dovranno essere riviste. Così come saranno elevati i costi in più. In un periodo non facile, considerando che il Comune di Bari, così come tutti i comuni in Italia, si ritrova a dover avere a che fare con i rincari energetici. Normalmente la bolletta energetica del Comune (per le spese sull’illuminazione, sui semafori, negli uffici) è pari a 7, massimo 7,7 milioni di euro (così è stato nel 2020 e nel 2021). Ad oggi quella cifra è stata già raggiunta ed ora si stima un consumo totale al termine del 2022 di oltre 12 milioni di euro con un aumento quasi del 44 per cento. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA

© RIPRODUZIONE RISERVATA