Canosa, morto con ferite d'arma da fuoco al torace: vittima un 43enne. Potrebbe essersi tolto la vita

Accompagnato dai parenti, morto all'ospedale di Canosa di Puglia. La polizia ha sottoposto alla prova dello stub i parenti della vittima

In ospedale con ferite d'arma da fuoco al torace: morto un 43enne
In ospedale con ferite d'arma da fuoco al torace: morto un 43enne
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Sabato 8 Aprile 2023, 10:13 - Ultimo aggiornamento: 20:20

Un 43enne con ferite di arma da fuoco al torace è giunto morto, accompagnato dai parenti, all'ospedale di Canosa di Puglia, in provincia di Bat, nel nord Barese. L'uomo è stato trasportato con mezzo privato al locale nosocomio, è giunto senza vita e non è stato possibile in alcun modo salvarlo in alcun modo. Ma con il passare delle ore diventa quasi certa l'ipotesi del suicidio.

La ricostruzione dei fatti

L'arma, detenuta illegalmente dalla vittima, è stata trovata nella camera da letto della sua abitazione in zona Torre Caracciolo, alla periferia della città.

A dare l'allarme è stata moglie che gli dormiva accanto. La donna è stata svegliata dal rumore sordo del colpo di pistola e ha visto il marito, nel letto, insanguinato. I figli sono accorsi nella stanza dei genitori e hanno soccorso e condotto il 43enne in ospedale dove i medici non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso. Gli agenti della polizia di Stato, che indagano sull'accaduto coordinati dalla Procura di Trani, hanno sottoposto alla prova dello stub i parenti della vittima, ancora sotto shock, per fugare ogni dubbio.

Il legale della famiglia

«La sua famiglia è sconvolta e non si spiega perché abbia fatto questo gesto assurdo», dichiara all'Ansa l'avvocato dell'uomo, Sabino Di Sibio.

Il 43enne era agli arresti domiciliari e «stava scontando un definitivo per otto mesi, e tra trenta giorni avrebbe espiato la pena per un episodio risalente a qualche anno fa», continua il legale riferendo che il 43enne non era affetto da depressione né da altri problemi di natura psicologica.

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