Scritte “no green pass” in stazione: denunciati un bielorusso e un minorenne

I carabinieri davanti alla stazione di Bisceglie
I carabinieri davanti alla stazione di Bisceglie
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Lunedì 21 Marzo 2022, 14:23 - Ultimo aggiornamento: 21:00

Sono stati identificati e denunciati dai carabinieri due giovani ritenuti responsabili di avere scritto lo scorso febbraio sui muri del sottopasso della stazione ferroviaria di Bisceglie (Bat), scritte contro il Green pass accompagnate da simboli di odio etnico e razziale. Si tratta di un 24enne di origini bielorusse, e di un 16enne, entrambi residenti a Bisceglie: per loro è scattata la denuncia per il reato di deturpamento e imbrattamento di cose altrui, aggravato dalle finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso.

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Gli indizi dai cellulari

Dal controllo dei loro telefoni cellulari, secondo quanto riferiscono gli investigatori, sono emersi gravi indizi di colpevolezza, e dalle successive perquisizioni nell'abitazione di uno degli indagati è stato trovato un foglio con riferimenti discriminatori rivolti contro esponenti del governo. I due sono stati individuati al termine di un'attività d'indagine condotta dai militari, con il coordinamento della Procura della Repubblica di Trani e della Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Bari.

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Il plauso del sindaco Angarano 

“Il nostro plauso e ringraziamento, a nome della comunità, alla Procura della Repubblica di Trani, alla Procura presso il Tribunale per i minorenni di Bari e ai Carabinieri di Bisceglie, coordinati dal tenente Paolo Petruccelli,- scrive in una nota il sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano -  per aver individuato i due responsabili dell’imbrattamento delle mura del sottopassaggio ferroviario e di via padre Kolbe con svastiche e scritte contro il green pass. Indagini puntuali e scrupolose, anche con l’ausilio della videosorveglianza, hanno consentito di venire a capo di un episodio grave che non rispecchiava affatto l’indole civile e rispettosa della nostra Città.

Il lavoro degli inquirenti conferma, ancora una volta, attenzione massima al nostro territorio e contribuisce a rafforzare il messaggio che chi infrange le regole non può farla franca. Mi auguro che gli autori di questo gesto possano imparare dall’errore commesso e non ripetere mai più atti simili”. 

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