Bike Sharing, autorizzazioni ok e bici pronte. Ma il servizio non parte

Bike Sharing, autorizzazioni ok e bici pronte. Ma il servizio non parte
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Giovedì 6 Ottobre 2022, 07:56

Ancora ritardi per il bike sharing: per l'avvio del servizio non si hanno date certe. Il bando è stato pubblicato nel 2016 ed affidato, dopo un lungo iter burocratico, nel 2018. Ma da allora si sono presentate varie problematiche. L'ultima (risolta solo a giugno scorso) da parte della Sovrintendenza che doveva autorizzare la sistemazione dei totem pubblicitari anche in strade sottoposte a vincolo come via Sparano o corso Vittorio Emanuele. Il via libera è arrivato appunto tre mesi fa e la ditta vincitrice, la Sitael che gestirà il servizio a marchio Vaimoo, ha cominciato a progettare gli impianti pubblicitari da installare. Subito dopo partiranno il posizionamento delle nuove stazioni e gli allacci. Le bici sono invece già pronte. Ma sulle tempistiche non si hanno ancora date certe.

L'investimento in città


L'investimento complessivo è di oltre 2.300.000 euro a cui si aggiungeranno quattro milioni di euro per la manutenzione. Soldi che si potranno recuperare con la pubblicità e il canone corrisposto dal Comune di 60mila euro l'anno, al quale si aggiungeranno altri 700mila euro una tantum. Secondo i calcoli dell'amministrazione, il valore della concessione per tutti i 20 anni sarà di 30 milioni di euro.
La società ha anche proposto delle migliorie al progetto iniziale: l'inserimento a bordo della bicicletta di un dispositivo denominato smart lock- lucchetto elettromeccanico - dotato di connettività internet e sensori gps ad alta precisione che consentirebbe lo sblocco della bicicletta e quindi l'utilizzo da parte dell'utente; la dotazione, a bordo delle biciclette sia elettriche che muscolari, di un sistema di diagnostica avanzato in grado di comunicare tra l'altro, via internet, agli operatori la percentuale di carica delle batterie presenti nel veicolo e la necessità di un cambio batteria, delle biciclette elettriche, per mantenere l'efficienza e disponibilità del mezzo; la dotazione di un'applicazione mobile per il cittadino in grado di semplificare, con uno strumento alla portata di tutti, le operazioni di accesso al servizio; l' implementazione di stazioni virtuali che consistono in spazi, ben identificati e circoscritti, nel quale l'utente può prelevare e riconsegnare le biciclette elettriche e muscolari, riducendo drasticamente l'impatto del servizio di bike sharing sull'occupazione di suolo pubblico.


La società ha proposto anche l'aumento delle stazioni da 42 a 50 distribuite su tutta la città, l'aumento di 30 unità del parco biciclette elettriche disponibili nella prima fase di erogazione del servizio, comportando l'incremento complessivo del parco di bici circolanti da 700 a 730 unità, il prolungamento del servizio sino alle ore 24 di ogni giorno di attività.
L'amministrazione ha dato l'ok anche alle migliorie proposte, approvando il progetto definitivo. «Le migliorie - si legge nella determina dirigenziale dell'agosto scorso - sono volte a fornire un servizio di bike sharing basato su un'avanzata soluzione tecnologica ed operativa, di cui la stessa società ne è proprietaria, capace di apportare valore aggiunto gestionale e tecnologico all'iniziativa di prossima realizzazione, rendendola in linea con le più recenti ed efficienti tecnologie disponibili sul mercato; le stesse migliorie non comportano alcun onere finanziario a carico dell'amministrazione». Fissata infine a 14 l'età minima per accedere autonomamente al servizio.
S. Del.
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