Omicidio Lasala, una fiaccolata per ricordare Claudio

Omicidio Lasala, una fiaccolata per ricordare Claudio
di Adriano ANTONUCCI
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Sabato 29 Ottobre 2022, 21:45 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 02:13

«Claudio è figlio di tutti. È figlio di Barletta». È colmo di dolore il cuore dei parenti, degli amici e di quanti conoscevano il 24enne Claudio Lasala, scomparso un anno fa. Il ragazzo è stato ricordato questa sera, in una lunga e partecipata fiaccolata partita da Palazzo di Città. 
Da lì i tantissimi presenti si sono mossi e attraversando le vie del centro sono arrivati nei pressi dei giardini del Castello, luogo in cui Claudio perse tragicamente la vita. 

La lite poi l'omicidio


È passato esattamente un anno da quella notte tra il 29 e il 30 ottobre 2021. Claudio era al bar e, mentre era al banco, gli fu chiesto di offrire un cocktail da uno sconosciuto, identificato poi nel 20enne Michele Dibenedetto. 
Al suo diniego partì una discussione, poi una violenta colluttazione, proseguita nella piazzetta antistante il bar, nei pressi del Duomo, in pieno centro storico.

Il 18enne Ilyas Abid, con un coltello sottratto dal bancone, sarebbe arrivato in soccorso dell’amico, sferrando un unico e mortale fendente all’addome di Lasala. 


«Claudio si è trovato con le persone sbagliate al momento sbagliato, vittima di un atto di prepotenza. Non si può morire così», ha detto la zia Annamaria. Ora, un altro passo importante per la vicenda è previsto il 9 dicembre, quando ci sarà una nuova udienza a carico di Dibenedetto e Abid, considerati i  responsabili dell’omicidio del 24enne e rinviati a giudizio dal gup di Trani, Carmen Anna Lidia Corvino. Gli imputati rispondono di omicidio volontario aggravato dai futili motivi. 
Il gup, inoltre, ha accolto le richieste di costituzione di parte civile presentate dai familiari di Lasala e dal comune di Barletta. Oltre a queste è stata accolta anche la richiesta di costituzione di parte civile presentata dal bar di vico Salomone, dove ebbe inizio il diverbio.

 

«L’attesa di una condanna certa - sottolinea Annamaria Lasala - non ci solleva dal dolore della perdita di Claudio, ma è un primo passo per dare un segno, affinché mai più nessuno si trovi a vivere un simile dolore». 
Negli scorsi mesi,  con l’associazione “Cerco Claudio” la famiglia ha promosso progetti di inclusione e formazione per i giovani: «In attesa della sentenza, continueremo a impegnarci per far comprendere ai ragazzi il valore del rispetto. Questa fiaccolata - ha concluso Annamaria Lasala - è un altro tassello del nostro lavoro, a breve presenteremo un altro progetto. Non vogliamo fermarci».

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