Via Manzoni pedonale, il progetto sperimentale partirà a gennaio
ma non convince: «Ucciderà il commercio»

Via Manzoni pedonale, il progetto sperimentale partirà a gennaio ma non convince: «Ucciderà il commercio»
di Daniela UVA
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Martedì 25 Ottobre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 01:59

Via Manzoni pedonale, il progetto sperimentale partirà a gennaio ma non convince: «Ucciderà il commercio». Per qualcuno il rischio è che sia definitivamente desertificata. Qualcun altro è convinto che altri negozi siano destinati ad abbassare le saracinesche. Altri, ancora, pensano che la strada vada rilanciata in modo che diventi attrattiva per i cittadini. Il progetto di pedonalizzazione di tre isolati di via Manzoni – da via Putignani a via Nicolai – a Bari continua a far discutere. C’è chi non vede nella parziale chiusura al traffico dell’area una soluzione definitiva. Sul piede di guerra c’è chi, nonostante il progressivo declino di quella che un tempo era considerata una delle regine dello shopping, continua a mantenere aperta la propria attività lungo la strada. Ma anche molti residenti che, anche attraverso i social, invitano alla mobilitazione per fermare il progetto annunciato dal Comune.

La sperimentazione

Il crono programma prevede una pedonalizzazione “light”, sul modello già sperimentato in via Argiro e via Roberto da Bari, con i lavori pronti a partire nel 2023.

Con l’obiettivo di favorire l’apertura di nuove attività, di riqualificare l’area e di permettere al quartiere di vivere anche in orari diversi rispetto a quelli che regolano aperture e chiusure dei negozi. A non convincere del tutto una parte dei residenti, almeno per il momento, è la mancanza di una progettazione condivisa. «Prima di esprimerci vorremmo guardare, conoscere e toccare con mano il progetto. Capire quale sia la visione dell’amministrazione – commenta Carlo Paolini, coordinatore dei residenti di via Manzoni e dintorni -. Non si può pensare di chiudere alle auto un piccolo tratto della strada, perché questo non farebbe che creare problemi di viabilità».

Il futuro dell'area

La soluzione sta invece nel rilancio di tutta l’area. Un rilancio che sia anche sociale, culturale e urbanistico. «Occorre una visione chiara e complessiva di tutto il quartiere Libertà – prosegue -. Quella che a noi non convince è l’impostazione attuale, il fatto che al momento il progetto sia stato condiviso solo con pochi commercianti». I residenti di via Manzoni chiedono invece un programma di lungo periodo e di ampio respiro. «Al momento ci sono troppi negozi chiusi, la strada non è attrattiva per i nuovi imprenditori – prosegue Paolini -. Interdire alle auto solo tre isolati e far convergere in quel tratto attività di rilancio non farebbe che favorire alcune attività e continuare a penalizzarne altre». Insomma, i cittadini chiedono di essere ascoltati. «Se non succederà penseremo a strumenti di pressione e confronto decisi», promette il rappresentante del comitato di quartiere.

I commercianti

Nel frattempo alcuni commercianti non nascondono la propria preoccupazione. «Accogliamo con favore la sperimentazione, perché abbiamo l’esigenza di veder rinascere la nostra strada - dice Patrizia Lucamante, in rappresentanza della categoria -. Una parte di noi è d’accordo, un’altra parte non lo è. Prima di esprimere un giudizio definitivo vogliamo vedere come va». Il sentimento condiviso è che vada incentivata una svolta che riporti tutta l’area agli antichi fasti. «Avevamo chiesto una ristrutturazione totale, che coinvolgesse anche gli incroci - conferma -. Il tutto mantenendo sempre un dialogo aperto e costruttivo con il sindaco e l’amministrazione e dando sempre la nostra disponibilità a lavorare con loro». Insomma, la pedonalizzazione si farà in via sperimentale e solo dopo si potrà capire se abbia funzionato. «Capiremo se è utile a commercianti e residenti - conclude Lucamante -. Allo stesso tempo però chiediamo incentivi, sconti su alcune tasse, verde, parcheggi dedicati e il wi-fi per chi passeggia».
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