Bari, correzioni e poi via libera al Piano del Commercio: oggi il Consiglio comunale

Bari, correzioni e poi via libera al Piano del Commercio: oggi il Consiglio comunale
di Elga MONTANI
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Lunedì 16 Maggio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 19:25

È arrivato il giorno dell’approvazione del Documento strategico del commercio a Bari. Salvo ripensamenti, o imprevisti dell’ultima ora, nel consiglio comunale di oggi pomeriggio alle 16 verrà approvato il documento, fondamentale per il commercio cittadino, e anche per portare avanti il discorso Duc (Distretti urbani del commercio). Nella settimana appena trascorsa sono stati diversi gli incontri tra l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Antonio Decaro e dall’assessore allo sviluppo economico, Carla Palone, e le associazioni di categoria.

Il documento


Approvato lo scorso 2 febbraio dalla giunta comunale, il Documento strategico del commercio ha come obiettivo quello di disciplinare tutte le diverse tipologie di attività commerciali presenti sul territorio cittadino, in conformità alle disposizioni indicate dal cosiddetto “Codice del commercio” e dai vari regolamenti regionali attuativi. Si tratta di un documento molto ampio suddiviso in piani e regolamenti, che parte dall’analisi dell’esistente. Di seguito tutte le sezioni in cui è suddiviso: censimento di tutte le attività commerciali esistenti in città; piano delle medie strutture di vendita; regolamento di disciplina attività di somministrazione di alimenti e bevande; piano del commercio su aree pubbliche; regolamento di disciplina del commercio su aree pubbliche; piano di localizzazione di rivendite di giornali e riviste; regolamento di disciplina della rete distributiva di carburanti; regolamentazione delle forme speciali di vendita. Ciò che si vuole ottenere, attraverso questo strumento, aggiornato alla situazione attuale, dovrebbe essere stimolare un processo di modernizzazione del sistema distributivo locale.
Tale processo si andrebbe a innescare in quanto si riuscirebbe a garantire il rispetto delle esigenze dei consumatori; assicurare garanzie di concorrenzialità tra le diverse forme distributive in termini dimensionali; mantenere una presenza diffusa e qualificata del servizio commerciale di prossimità; promuovere l’equilibrato sviluppo delle medie strutture di vendita nelle diverse porzioni del territorio comunale; svolgere una funzione di tutela delle piccole e medie strutture già esistenti.

Le critiche

Ma una delle critiche al documento è che, avendo avuto una genesi tanto lunga, rischia di «nascere già vecchio», come purtroppo accade ogni volta si affrontano temi tanto “divisivi”.

Nel testo, oltre al censimento di tutte le attività commerciali e della situazione dei mercati cittadini, si è ragionato su come regolamentare l’apertura di eventuali nuove medie strutture di vendita. Inoltre, è stata fatta una analisi dei mercati cittadini, considerando la situazione in cui ci si trova ora ed eventuali criticità. Per quanto riguarda l’attività di somministrazione di alimenti e bevande, si è ragionato sui concetti di promozione, concorrenza e utilità sociale da rendere al consumatore e, più in generale, all’intero sistema dell’economia urbana. È stato aggiornato anche il regolamento di disciplina delle attività commerciali su aree pubbliche, adeguandosi alle direttive impartite dal regolamento regionale, e stabilito quali debbano essere i requisiti e le procedure per l’installazione e l’esercizio degli impianti di distribuzione dei carburanti. Infine, il documento chiarisce quale possa essere la localizzazione dei punti di vendita di stampa quotidiana e periodica; come debbano essere regolamentate le forme speciali di vendita al dettaglio e tutte le sanzioni comminabili.

Il confronto


Le discussioni con le associazioni di categoria, partite in qualche modo con il piede sbagliato, in seguito anche al fatto che il documento era stato iscritto all’ordine del giorno dell’ultimo consiglio comunale, sono andate avanti in un clima caratterizzato dalla collaborazione. Non tutti sono usciti soddisfatti dal confronto avuto, ma tutti hanno presentato le proprie proposte e i propri punti di vista che potranno essere approvati nel consiglio di oggi come emendamenti al testo. Obiettivo finale di tutte le parti in causa è avere un documento condiviso al massimo. Anche se ci sono punti che ancora destano grossi dubbi. Uno su tutti quello relativo alla possibilità di costruzione di nuove medie strutture sul territorio comunale, su cui in molti hanno storto il naso.

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