Uniba, esami vietati a chi non paga le tasse in regola. L'ira degli studenti: «Decisione ingiusta e frettolosa»

Uniba, esami vietati a chi non paga le tasse in regola. L'ira degli studenti: «Decisione ingiusta e frettolosa»
di Benedetta DE FALCO
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Martedì 19 Luglio 2022, 14:49 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 22:08

Blocco della prenotazione degli esami universitari e problemi nella visualizzazione degli appelli: è quanto accade nel portale della segreteria esse3 per coloro che non pagano le tasse in regola all'Università degli Studi Aldo Moro.
Alcuni studenti non riescono a visualizzare gli appelli disponibili sulla propria area riservata. Seppure la segreteria online della piattaforma esse3 permette comunque di fare una ricerca di tutti gli appelli disponibili calendarizzati sul sistema, questo avviene in modo farraginoso. La notizia di questo provvedimento punitivo per chi non paga le tasse in regola, è arrivata come comunicazione durante un consiglio di amministrazione a fine mese. Una scelta già presa, dunque non discutibile secondo i rappresentanti degli studenti.
A contestare il contenuto e il metodo di questo nuovo provvedimento, il sindacato studentesco Link Bari: «Dopo aver dialogato con gli uffici competenti, abbiamo appreso da parte dell'amministrazione centrale, di questa misura che blocca la carriera degli studenti e delle studentesse in ritardo con i pagamenti, non solo delle rate scadute ma anche di eventuali penali maturate». Le motivazioni di contestazione riguardano temi di discriminazione: un provvedimento che rischia di imbarazzare coloro che non riescono a pagare in tempo le rate a causa di limitate disponibilità economiche e che dunque necessitano di mettere da parte la somma necessaria secondo il sindacato studentesco . Il blocco delle prenotazioni genera un altro danno pragmatico: il rischio di perdere la verbalizzazione di esami sostenuti e dover sostenere nuovamente l'esame.

Una legge del 1938

La legge che disciplina il tema sui ritardi o mancati pagamenti risale ad un decreto regio del 1938 e ammette in caso di mancato pagamento di tasse o ritardo, l'applicazione di una mora e in più blocca la verbalizzazione dell'esame. La legge però consente l'iscrizione all'esame anche a coloro che non erano in regola con le tasse.
A seguito di una revisione sui pagamenti delle tasse degli immatricolati, è emerso un numero cospicuo di studenti che non hanno effettuato pagamenti in regola, quasi 250: da qui ne è derivata un'applicazione più restrittiva della legge, bloccando la possibilità di accedere anche alla prenotazione degli esami, previo pagamento. 

La protesta degli studenti

Quello che viene contestato dunque da Gennaro Cifinelli coordinatore link Bari è che: «L'applicazione tanto restrittiva di tale norma sia stata solo comunicata all'interno di un consiglio di amministrazione, senza preventivamente trovare soluzioni condivise con la componente studentesca che ha subito una forte lesione del diritto allo studio, poiché chi è stato colpito dal provvedimento non ha avuto la possibilità di accedere alla sessione di esami di luglio». Le segnalazioni sono partite proprio dagli studenti che hanno risposto ad un questionario per spiegare le difficoltà che hanno incontrato: «Si tratta di un problema che investe non solo il nostro ateneo, ma tutte le università italiane. Già sono previste more per chi è in ritardo con i pagamenti, ma data la fase di forte difficoltà economica serve venire incontro alla comunità studentesca evitando di bloccare in toto le carriere di chi è in ritardo con i pagamenti».
La legge colpisce tutte le università: la questione sarà discussa per il prossimo consiglio di amministrazione previsto il 28 luglio.
Un nota che striderebbe con la nuova campagna di immatricolazione dell'Ateneo barese riconosce la sua impostazione proprio nei temi di inclusione, accessibilità ed uguaglianze: con l'esonero del pagamento delle tasse per chi presenta un Isee inferiore a 25 mila euro: risultati ottenuti in sinergia tra studenti e rettore.

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