Fuori uso la più grande aula dell'Ateneo: lezioni al cinema per tutto il secondo semestre

Fuori uso la più grande aula dell'Ateneo: lezioni al cinema per tutto il secondo semestre
di Elga MONTANI
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Mercoledì 8 Febbraio 2023, 18:54 - Ultimo aggiornamento: 19:17

Scuole e università di Bari alle prese con problemi logistici. Al Romanazzi ieri solo 5 classi su 22 sono entrate, gli altri studenti hanno preferito tornare a casa per un impianto di riscaldamento che non garantiva sufficiente caldo nelle aule. E anche l'università continua a dover fare i conti con la mancanza di spazi adeguati: in vista della partenza del secondo semestre, resta il problema di aule insufficienti. Stando a quanto comunicato nel consiglio di dipartimento Di.Ri.Um (dipartimento di ricerca e innovazione umanistica), sono ancora in corso i lavori per il ripristino della completa funzionalità dell'aula C, presente all'Ateneo, la più capiente a disposizione del dipartimento. I lavori non termineranno prima della fine di maggio, quando il semestre sarà già concluso. Questo implica che gli studenti di diversi corsi di laurea, non solo del nuovo corso di laura del Dams, saranno di nuovo costretti a seguire le lezioni all'Anchecinema, struttura che fin dall'inizio dell'anno accademico ha dato la sua disponibilità. Peccato che la sala non sia in alcun modo adeguata alle esigenze degli studenti, venendo a mancare le condizioni stesse per definirla un'aula universitaria, in quanto appunto si tratta di una sala di un cine-teatro e non di un'aula universitaria. Le lezioni riprenderanno il 27 febbraio, e per un nuovo semestre si sarà quindi costretti ad adeguarsi.

La protesta di Link


«La sala dell'Anchecinema presenta vari problemi strutturali, che sono emersi nello scorso semestre sottolineano da Link Dirium -, ed è solo una pezza a colori per una preoccupazione molto più grande che avrebbe bisogno di risposte serie e concrete da parte del dipartimento e interventi tempestivi per garantire una didattica sicura e di qualità agli studenti». «Nonostante le nostre pressioni e sollecitazioni continue aggiungono -, nel secondo semestre, la situazione spazi nel nostro dipartimento rimarrà pressoché identica.

L'obiettivo rimane, però, lo stesso e ci continueremo a battere per questo, ovvero che le problematiche in questione vengano risolte il prima possibile e che da ora si proceda nella definizione degli spazi che verranno riqualificati da un ammodernamento strutturale dettato dal contributo stanziato dal fondo per l'edilizia universitaria».

Problemi e disagi


Tra le problematiche relative all'utilizzo della sala dell'Anchecinema, lamentate fin dall'inizio del primo semestre, ricordiamo la mancanza di banchi e piani d'appoggio, la capienza fortemente ridotta rispetto al numero di frequentanti e un'illuminazione inadeguata. All'epoca gli stessi sindacati studenteschi avevano proposto delle soluzioni alternative quali utilizzare gli spazi del dipartimento di Giurisprudenza a Palazzo Del Prete, dove sono presenti diverse aule spesso libere, o dividere gli insegnamenti seguiti da più studenti, di diversi corsi di laurea, in due moduli, in base al cognome come A-K ed L-Z. Proposte che al momento non sono state prese in considerazione, nonostante gli studenti sottolineassero che fosse «necessaria una rimodulazione degli spazi per garantire il diritto allo studio di tutte e tutti». A fine anno, l'università aveva comunicato la volontà di investire 80 milioni di euro proprio nella programmazione di importanti interventi nel settore edilizio per il «recupero, la valorizzazione e l'efficientamento del patrimonio edilizio dell'Ateneo, con azioni di miglioramento della qualità degli ambienti in cui si svolgono le attività di didattica e di ricerca». Ma si tratta di interventi inseriti nel bilancio di previsione 2023, e di cui al momento non si ha contezza né tempi certi.
 

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