Turismo, mancano i posti letto e il sindaco Decaro "sonda" le catene straniere. «Servono più hotel»

Turismo, mancano i posti letto e il sindaco Decaro "sonda" le catene straniere. «Servono più hotel»
di Daniela UVA
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Giovedì 27 Aprile 2023, 05:00

Mancano i posti letto per i turisti: il sindaco guarda alle catene straniere perché servono più hotel. I numeri sono chiari: due alberghi a cinque stelle, 14 a quattro stelle, 12 a tre stelle. E poi una galassia di strutture più piccole e una moltitudine dei bed and breakfast, arrivati anche nelle periferie più remote. È la mappa delle strutture ricettive in città, diventata ormai troppo stretta per accogliere una domanda che, anche in questi primi ponti di primavera, fa registrare il tutto esaurito. La città è diventata attrattiva per italiani e stranieri ma gli investimenti, soprattutto sulle strutture di alto livello, non tengono il passo. Con il rischio che questo tesoro di presenze, vitali anche per l’indotto, possa perdersi in assenza di servizi che siano all’altezza. 

L'allarme lanciato dal sindaco 


A lanciare l’allarme è il sindaco, Antonio Decaro, che in queste settimane è al lavoro per cercare di convincere imprenditori nazionali ed esteri a puntare sul capoluogo pugliese. «In questi giorni le strutture ricettive sono piene al 97 per cento.

Faccio quindi un appello a chi lavora nel settore: occorre investire in qualche nuovo albergo nel centro della città che si aggiunga a quelli che presto torneranno a vivere dopo le ristrutturazioni», dice il sindaco. Che non si ferma però alle parole, visto che proprio nelle ultime settimane è in corso un vero e proprio scouting da parte del Comune per convincere gli imprenditori internazionali più prestigiosi a investire su Bari e i suoi flussi turistici. «Ci sono tanti bed breakfast – evidenzia Decaro - che creano anche problemi nel centro storico e che ormai sono arrivati anche nelle periferie. Così rischiamo di non reggere la fortissima domanda con un’offerta adeguata». Per questo occorrono strutture di livello più alto, che possano andare incontro anche agli ospiti più esigenti. Qualche novità potrebbe quindi arrivare nei prossimi mesi anche se, sui possibili nomi, per il momento c’è il massimo riserbo. «L’impegno – rimarca il sindaco - è di trovare imprese che vogliano investire in una città che si sta caratterizzando sempre più come meta turistica».

I numeri 


Al momento gli alberghi che a Bari possono vantare cinque stelle sono solo il Grande albergo delle Nazioni, sul lungomare, e una casa vacanze in via Trevisani, La Perla di Ele. Quelli con quattro stelle sono 14 in città, ai quali si aggiunge una decina di realtà fra Molfetta, Giovinazzo, Torre a Mare e Modugno. Fra questi ci sono hotel Boston, Parco dei principi, Oriente, Barion, Excelsior, Majesty, Hi hotel, Vittoria parc, Masseria Sant’Anna, Villa Romanazzi Carducci, Terranobile, Imago e Palazzo Calò. Per questa categoria i posti letto sono in totale 3.008, le camere 1.466. Gli alberghi con tre stelle sono, invece, 12: hotel Moderno, Zodiacus, Adria, Auditorium, Bozzi 1910, Visa Residence, Beeapartments, Cristal, Executive, Campus hotel, La Baia e Riviera. Complessivamente offrono circa 1.100 posti letto suddivisi in 650 camere. Altri otto hotel a tre stelle sono nei Comuni più vicini al capoluogo. Passando ai due stelle, sono complessivamente sei, fra i quali hotel City, Costa e la pensione Romeo. I posti letto sono 178, le camere 90. Quanto ai b&b, sono 112 quelli familiari e 81 quelli imprenditoriali, 45 sono invece le case e appartamenti per vacanze presenti nel capoluogo. Per quanto riguarda le strutture regolarmente registrate, i dati parlano di circa 200 realtà per un totale di circa mille posti letto. Esiste poi una grande zona grigia o nera, rappresentata da chi si improvvisa albergatore e allestisce case di fortuna prive di servizi e, spesso, anche di regolare registrazione. Proprio l’abusivismo è diventato una piaga, che danneggia gli albergatori onesti rappresentando una forma di concorrenza sleale difficile da scardinare. In attesa della tassa di soggiorno, che sarà introdotta presto anche per fare ordine nel settore.
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