Turismo e controlli, strutture ricettive irregolari: scattano le prime sanzioni

Il primo bilancio dell’attività della task force creata da Comune e polizia locale: multe da mille a cinquemila euro

Turismo e controlli, strutture ricettive irregolari: scattano le prime sanzioni
di Samantha DELL’EDERA
4 Minuti di Lettura
Domenica 5 Marzo 2023, 05:00

Multe di migliaia di euro per 8 strutture ricettive per le quali la polizia locale ha riscontrato irregolarità, alcune hanno portato anche alla sospensione delle attività. È il primo bilancio diffuso in merito alle attività della task force istituita proprio per individuare strutture abusive. Ad oggi risultano registrate regolarmente 1.795 strutture ricettive extralberghiere di cui 126 affittacamere, un alloggio in agriturismo, 1439 alloggi privati, 206 bed and breakfast, 16 case vacanze, 3 case per ferie e un villaggio turistico. 

Le verifiche della task force


Su queste sono partite le verifiche che nel corso delle ultime settimane hanno portato a riscontrare anomalie su 13 attività. Nel dettaglio è stata individuata una struttura che non aveva agibilità e quindi oltre alla multa è partita la sospensione dell’attività. La polizia locale ha scovato un bed and breakfast che aveva dichiarato 16 posti letto ma in realtà ce ne erano 25: qui la sanzione è stata tra i 500 e i mille euro per ogni posto letto non dichiarato.

Ed ancora in cinque strutture è stata accertata la mancata affissione del codice identificativo (Cis); un bed and breakfast è stato scoperto a pubblicizzare prezzi più bassi rispetto a quelli davvero praticati, con sanzione di circa 1200 euro; altre cinque strutture hanno omesso le dovute comunicazioni all’agenzia regionale Puglia Promozione relative ai dati a fini statistici (multe fino a 200 euro). In totale sono scattate 12 violazioni in otto strutture: anche la mancata esposizione dei prezzi e dei servizi ha comportato multe tra i 1000 e i 5mila euro. Le attività della task force composta da quattro pattuglie più il responsabile di ufficio, proseguiranno anche nei prossimi giorni e si intensificheranno con l’arrivo della stagione turistica. 

Il certificato per mettersi in regola


Il Comune ribadisce l’invito a regolarizzarsi. «È possibile richiedere il certificato di inizio attività (scia) da presentare allo sportello unico per le attività produttive del Comune competente per territorio».
Intanto si continua a lavorare per l’attivazione della tassa di soggiorno che sarà presentata in giunta a breve e a seguire ci sarà il regolamento che dovrà però passare in Consiglio comunale. L’amministrazione punta a licenziare i due provvedimenti entro la primavera. Le tariffe saranno diverse a seconda della categoria di alloggio: si partirà da un euro e 50 per i due stelle, due euro per i 3 stelle e i bed and breakfast, 3 euro per i quattro stelle e 4 euro per i cinque stelle, al giorno per massimo 4 giorni. Se il turista soggiornerà di più ovviamente non pagherà. Saranno esenti dal pagamento della tassa i minori di 14 anni, gli autisti di pullman e gli accompagnatori turistici che prestano attività di assistenza a gruppi organizzati dalle agenzie di viaggio; i malati e coloro che assistono degenti ricoverati presso strutture sanitarie, anche in regime di day hospital; gli studenti fuori sede iscritti a qualunque Università con sede nel Comune di Bari; coloro che pernottano presso ostelli o strutture ricettive di proprietà dell’amministrazione comunale di Bari; i disabili; i visitatori in viaggio per motivi concorsuali. Sono previste anche riduzioni. Gli introiti (che si stimano intorno ad un milione e mezzo l’anno) saranno utilizzati per migliorare i servizi per i turisti, dalla mobilità all’accoglienza.
La tasse di soggiorno continua ad essere contestata da alcune associazioni di categoria come la Federalberghi e da alcune associazioni cittadine come Bari Eco City che ha affisso anche manifesti in città.
© RIPRODUZIONE RISERVATA - SEPA

© RIPRODUZIONE RISERVATA